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Stimolanti «tarocchi» sequestrati a Fiumicino

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Controlli della Finanza sulle valigie di due serbi che si sono dichiarati informatori scientifici ma senza esibire documentazione

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Quindicimila compresse di «Cialis» e mille flaconi di gocce «Spanish Fly» contraffatti sono stati intercettati e sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma all'aeroporto «Leonardo da Vinci» di Fiumicino. A finire nella rete delle Fiamme Gialle e del personale del Servizio di Vigilanza Antifrode dell'Agenzia delle Dogane sono stati due serbi, provenienti da Pechino (Cina) via Istanbul (Turchia), fermati agli Arrivi internazionali con due grosse valigie colme di confezioni di stimolanti. I due hanno motivato l'arrivo in Italia con il loro lavoro di informatori scientifici ma non hanno esibito alcuna documentazione idonea sulla provenienza dei medicinali, verosimilmente di origine cinese. Sono in corso i primi accertamenti, eseguiti dagli specialisti del laboratorio centrale dell'Agenzia delle Dogane sui prodotti, per verificarne il grado di pericolosità. «La perfetta imitazione dei medicinali avrebbe potuto trarre in inganno qualsiasi persona, e mettere seriamente a rischio la salute dei consumatori, trattandosi di composizioni contenenti sostanze pericolose, spesso realizzate senza il minimo rispetto delle norme igieniche», spiegano gli investigatori. Le compresse e i flaconi di gocce sequestrati, che sarebbero stati immessi clandestinamente in commercio, soprattutto via internet, avrebbero fruttato oltre 200 mila euro. I due sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per importazione di prodotti con marchi contraffatti e reati contro la salute pubblica.

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