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Zingaretti «Una squadra sempre più bella»

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Credoche questa voglia di dimostrare che produciamo discontinuità, qualità, per portare alla Regione Lazio una squadra autorevole e nuova, era un impegno e sta diventando una realtà e questo mi fa molto piacere». Così il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, lontano dalle polemiche, parla della sua e alla sua squadra. Ieri lo ha fatto a Viterbo, in occasione della presentazione dei candidati del listino e della lista civica del capoluogo di provincia. «Se queste persone hanno accettato - ha poi proseguito - è anche perché credono nello sforzo che stiamo facendo di voler cambiare tutto e in meglio nella nostra regione». Intanto sulle agenzie stampa era partito il tam tam delle polemiche sulla richiesta del candidato alla presidenza del centrodestra, Francesco Storace, di spiegazioni sull'acquisto del nuovo palazzo sede della Provincia di Roma, costato circa 280 milioni di euro. La risposta è affidata al comitato Zingaretti presidente, che ricorda come con l'acquisto della nuova sede si siano potuti risparmiare soldi pubblici grazie alla chiusura delle 12 sedi sparse per la città di Roma. Una comunicazione elettorale più "soft" quella diretta di Zingaretti che ieri comunque si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: «La presidente Polverini penso che gli errori più grandi li abbia commessi dal punto di vista politico proprio nella gestione della vicenda Fiorito. Ad un certo punto - incalza - non ho più capito dopo lo scandalo Fiorito i sei mesi di paralisi, non ho condiviso ovviamente né il suo programma né tante sue scelte che ha compiuto, però penso di poter dire che quello che ai miei occhi è risultato incomprensibile è il succedersi degli eventi: le dimissioni, la frase "i signori li mando a casa io" e poi la paralisi di mesi - ha sottolineato ancora Zingaretti ospite ieri a Teleroma 56 - noi, Provincia e Regione, avevamo però trovato un modo di dialogare che non era un accordo politico, ma era rispetto istituzionale: durante il mio lavoro in Provincia ho trovato una filiera di rispetto istituzionale molto più nella Regione che nel Comune»». Red.Cro.

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