Il Codacons contro l'Udc e Casini
Stavoltanel mirino dell'associazione finiscono i manifesti elettorali. In seguito all'enorme quantità di «faccioni» e slogan che ha invaso la Capitale, il Codacons ha diffidato ieri il Comune di Roma affinché rimuova i cartelloni abusivi e quelli contenenti messaggi ingannevoli. Sul primo punto nulla da obiettare: è giusto che il Comune rimuova i manifesti abusivi e, soprattutto, è sacrosanto che partiti e candidati paghino le multe contro i manifesti selvaggi. Più controverso è il caso della «pubblicità ingannevole». Nel mirino del Codacons è finito il manifesto elettorale dell'Udc. «Il contenuto del cartellone elettorale di Casini, "Noi difendiamo i deboli" è un fallace sbandieramento di difesa della classe debole - afferma il Codacons - Infatti, se si tiene conto dei dati Istat relativi ai consumi, al potere d'acquisto e alla povertà delle famiglie, ci si rende conto che quei deboli, che falsamente si ritiene di difendere, sono proprio coloro che sono stati ancor più impoveriti dalle manovre di Monti, appoggiato proprio dall'Udc. Quello che viene pubblicizzato è un messaggio assolutamente ingannevole e per questo ci rivolgiamo anche all'Antitrust, affinché avvii un'istruttoria sull'ingannevolezza del manifesto elettorale di Casini». Sembra un po' esagerato. La democrazia permette a cittadini di scegliere: puoi votare o non votare quel partito o quel candidato. Ma ciascuno è libero di scegliersi lo slogan elettorale che preferisci. Le urne daranno il verdetto. Non serve l'Antitrust.