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La perseguita e dà fuoco alle auto dei parenti

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Eanche attentati incendiari. Una vera propria persecuzione che aveva come obiettivi la sua ex ragazza e i suoi familiari. Un'escalation criminale interrotta dai carabinieri della Compagnia Frascati diretti dal capitano Giuseppe Iacoviello, che hanno arrestato l'instancabile stalker. I fatti sono avvenuti nell'arco di alcuni mesi nella zona di Tor Bella Monaca. Lui, ventotto anni, operaio specializzato, si era messo con una studentessa venticinquenne a febbraio.Ma già a maggio lei lo aveva lasciato. Il giovane non ha accettato la fine della storia e sono cominciate le minacce. Telefonate di fuoco, sms minatori a lei e ai parenti, che avevano cercato di proteggerla dal suo ex spasimante infuriato. «Hai fatto male a lasciarmi, ti amo ma ora te la farò pagare», recitava un messaggino. ««Ti rovino la vita», incalzava un altro. E poi le aggresioni fisiche: calci, schiaffoni , in un'occasione, anche un vero e proprio tentativo di strangolamento, per fortuna senza esiti tragici. A fine agosto, inoltre, la Mercedes del padre della vittima venne data alle fiamme. Ai primi di ottobre toccò all'auto della zia. Ai primi di gennaio, invece, una grossa «cipolla» danneggiò, invece, la «Fiat 500» dell'universitaria, che da tre mesi presentava denunce contro il suo persecutore, noto anche con il soprannome di «Il foglia». Episodi che, in base alle indagini svolte dai militari, sono tutti riconducibili all'operaio innamorato e abbandonato. Una situazione stressante che provocò disturbi psicosomatici alla giovane, tanto da costringerla a un breve ricovero nel reparto di malattie Metaboliche del Policlinico Agostino Gemelli. Mentre lui continuava a perseguitare la poveretta, però, i carabinieri del capitano Iacoviello continuavano ad aggiungere indizio a indizio, prova a prova. Fino a quando non hanno avuto elementi sufficienti per procedere all'arresto. Così l'altra mattina ai polsi dell'ostinato stalker ventottente sono scattate le manette. Tradotto nel carcere di Regina Coeli, «Il foglia» è ora a disposizione dell'autorità giudiziatria. Dovrà presto rispondere dei reati di percosse, danneggiamento seguito da incendio e atti persecutori.

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