Il piano salva-rifiuti parte azzoppato
Scartatoufficialmente anche il sito di Castelforte, a Latina: come ribadito dal presidente della provincia, Armando Cusani, si è preso atto del fatto che quello stabilimento esista solo sulla carta, nelle autorizzazioni concesse dalla Regione. Restando dunque solo Viterbo e Albano, almeno per il momento nella discarica di Malagrotta continueranno a finire almeno 700 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno. Il commissario all'emergenza, Goffredo Sottile, dopo gli ultimi incontri avuti con Ama e le società responsabili dei tmb interessati dal piano Clini, ha girato la clessidra. I primi camion partiranno da Roma domani mattina, come previsto dal decreto, diretti all'impianto di Viterbo, sulla Teverina, e a quello di Albano, sull'Ardeatina. Sulla base delle volumetrie residue espresse dagli stessi gestori dei due siti, Ecologia Viterbo e Pontina Ambiente, che rispettivamente hanno dichiarato di poter trattare ancora 30mila e 50mila tonnellate annue, l'Ama ha calcolato di conferire a Viterbo 80 tonnellate al giorno, ad Albano 150. Quantitativi trasportati, nel primo caso, da autoarticolati, si pensa ad una media di due o tre al giorno, mentre nel secondo si intendono utilizzare i classici compattatori, una decina di mezzi. Per il momento resta fuori, come anticipato, l'impianto di Colfelice, gestito dalla Società Ambiente Frosinone, che ha più volte escluso, supportata anche dall'amministrazione provinciale, di poter accogliere le quantità stabilite dal provvedimento di Sottile (oltre 139mila tonnellate annue) perché già a regime: «Una cosa è la capacità autorizzata - ha ricordato anche ieri l'ex presidente della provincia di Frosinone Antonello Iannarilli - e altra cosa è la possibilità di lavorazione, che non supera le 190mila tonnellate». Per il momento, il viaggio verso Colfelice non risulta sulla mappatura stilata dall'Ama, con ogni probabilità, comunque, vi rientrerà: si tratta dell'impianto con i margini di potenzialità più alti, è probabile che il commissario faccia ricorso ai «superpoteri» stabiliti dal decreto obbligando la società a lavorare i conferimenti. Le previsioni di Ama, del resto, tengono conto anche di Colfelice. Su un totale di 320mila tonnellate di «tal quale» (non trattato) prodotte ogni anno, si è deciso di inviarne 130mila a Frosinone (circa 430 tonnellate al giorno), 50mila ad Albano (150 al giorno) e 30mila a Viterbo (80 al giorno). Stando a queste stime, resterebbero fuori 110mila tonnellate non trattate all'anno, circa 400 al giorno. Senza Frosinone, la cifra sale a circa 700 tonnellate giornaliere, «tal quale» che continuerebbe a finire a Malagrotta.