Bucano la cantina e rapinano la banca
Oltre250 mila euro il bottino. Tre i malviventi, italiani e a volto coperto. Da un condominio adiacente alla banca in via Orti della Farnesina sono sbucati nei sotterranei della banca, piombando al piano superiore armati di mitraglietta, pistola e coltello. Tre i dipendenti che erano nell'istituto. I banditi hanno minacciato di morte il responsabile che aveva chiavi e combinazione di apertura della cassaforte e hanno razziato il contante che era custodito: una parte destinato al bancomat, l'altra lasciato a riserva. Poi gli addetti sono stati legati, imbavagliati e chiusi in una stanza. Uno si è sentito male, trovato dai soccorritori in stato di choc. I balordi hanno preparato il piano con estrema calma. Erano ben informati. Hanno scelto con cura il punto da demolire. Sapevano che nel condominio adiacente all'istituto di credito c'era una cantina in disuso. È un piccolo ambiente chiuso da una porta in legno. La proprietaria è una ottantenne. Probabilmente si sono messi al lavoro da ieri mattina. Hanno forzato l'entrata della dipendenza condominiale e hanno cominciato a smurare. I malviventi disponevano anche di altre informazioni utili. Erano certi che la parete non era di cemento armato. E, soprattutto, avevano tra le mani un dettaglio assai importante per il buon fine del progetto criminale: erano rassicurati dal fatto che la banca non ha un sistema di allarme perimetrale. Quindi, nel momento in cui fossero passati dall'altra parte non sarebbe scattato alcun sistema di sicurezza. E così è stato. Per agire i tre hanno atteso il pomeriggio, quando l'istituto chiude al pubblico e all'interno resta solo il personale. Alle 16 è scattata l'irruzione. Hanno passato il varco e sono saliti al piano superiore con le armi spianate. Probabilmente erano pronti al peggio: la mitraglietta non è una scelta a caso. Ha una capacità di fuoco micidiale e offre una manegevolezza notevole. Un pezzo da professionista. I banditi hanno minacciato i dipendenti e si sono fatti aprire la cassaforte con i 250 mila euro e oltre. La somma non è piccola, evidentemente anche la presenza di tanti soldi in contanti era un dato in possesso della banda. Arraffato il denaro, i balordi hanno legato i tre dipendenti, li hanno imbavagliati e rinchiusi in una stanza. Poi si sono dileguati senza fretta. Prima delle 18 il personale è riuscito a liberarsi e ad avvisare la polizia. Sul posto le Volanti e gli investigatori del Commissariato Ponte Milvio diretto da Riccardo Buonocore. In seguito gli specialisti della Scientifica. I poliziotti hanno setacciato istituto e cantina nella speranza di trovare tracce biologiche lasciate dai banditi. Si cercano indizi anche nelle immagini della rapina registrate dal sistema di videosorveglianza interno ed eventualmente dalle telecamere esterne installate da altre banche e attività commerciali. Il colpo di ieri ricorda quello milionario messo a segno a dicembre scorso, sulla Palombarese. Almeno in cinque, armati fino ai denti, hanno assaltato il caveau della società di vigilanza Sicurtecna. Fab. Dic.