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Drogati di web 9 ragazzi al mese curati al Gemelli

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Arischio il 70% degli adolescenti, secondo l'indagine di Telefono Azzurro ed Eurispes. «Dati che confermano un fenomeno in aumento. È grave che in Italia ci siano solo due centri per la cura di queste dipendenze, il Gemelli a Roma e l'ospedale Molinette di Torino» commenta Federico Tonioni, direttore del Centro per le psicopatologie da web del Policlinico Gemelli. 9 pazienti al mese affetti da "Internet addiction disorders", le nuove dipendenze da web. Dal novembre 2009 ad oggi l'ambulatorio ha avuto un'affluenza di 550-560 pazienti. Giovanissimi accompagnati dai genitori, afferma Tonioni: «Il 30% dei nostri pazienti sono dai 35 anni in su, affetti da dipendenza per il gioco d'azzardo on line o da cybersex. Il 70-80% è costituito da giovani, dai 15 ai 23 anni. L'80% dei giovanissimi presenta problematiche correlate ai giochi di ruolo (i cosiddetti Mud) e manifesta lo stesso problema dell'aggressività. A differenza dei 30-40 enni che interagiscono con Internet in modo "autistico", cioè in un ambiente in cui la relazione con l'altro non ha molto significato, gli adolescenti interagiscono con gli altri internauti, vivendo esperienze molto forti. Un fenomeno costante dal 2009 ad oggi. «Non è corretto – secondo lo psichiatra – parlare di dipendenza per gli adolescenti, piuttosto di forme di abuso, che possono diventare una forma di dipendenza o sfociare in altre patologie». «Abbiamo notato che i ragazzi che usano i Mud usano una forma di aggressività repressa in modo disfunzionale attraverso i giochi on line, basati sulla violenza e la ferocia». Da notare che nella CMC, comunicazione mediata dal computer, manca il contatto fisico, e l'emotività che passa per il linguaggio non verbale. «I ragazzi chattando non provano il rossore ad esempio. Le ragazze sono più disinvolte dal punto di vista sessuale. Non c'è dubbio di un incremento di relazioni web mediate per l'assenza della presenza fisica che facilita l'aggressività». Laura Candeloro

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