Il 118 non sa se può andare al Cto
Palombo:pronto soccorso ortopedico e presidio funzionano
Unamissiva indirizzata al direttore sanitario del centro ortopedico, oltre che a quello della Asl RmC, al direttore della programmazione sanitaria regionale e al direttore generale Ares 118. «Ai fini dell'attività di soccorso e trasporto in emergenza-urgenza sanitaria del Sistema 118 Roma Capitale e della corretta gestione delle afferenze al pronto soccorso dell'ospedale – scrive De Angelis – si ritiene utile chiarire meglio quale tipologia di paziente possa essere trasportata dai mezzi di soccorso 118 al pronto soccorso del presidio ospedaliero Cto Alesini in riferimento alle patologie presentate, al fine di garantire la corretta utilizzazione delle risorse proprie del SSR e tutelare la pubblica salute». Si chiede, inoltre, «stante la necessità di trasportare i pazienti al pronto soccorso più idoneo per patologia e più vicino al luogo dell'evento, rispettando le afferenze territoriali, e stante la necessità di assicurare un'assistenza sanitaria adeguata anche alla luce della situazione complessiva di attività dei pronto soccorso di tutti gli ospedali romani, al fine di poter ottimizzare il servizio sanitario d'emergenza utilizzando al meglio le risorse ospedaliere presenti sul territorio», di indicare «la capacità ricettiva del pronto soccorso del Cto in merito alle caratteristiche cliniche del paziente trasportato». La risposta arriva dal direttore sanitario della Asl RmC, Paolo Palombo, che comunica come presso l'ospedale Cto sia «rimasto attivo solo il pronto soccorso ortopedico ed un punto di primo intervento», aggiungendo che presso lo stesso ospedale sono, «pertanto, attive la UOC di Ortopedia, Traumatologia, Urologia, Chirurgia generale, Neurochirurgia, USU, Rianimazione». Parole equivoche che non contribuiscono a sbrogliare la matassa. Per questo, medici e personale paramedico del centro ortopedico insistono nel veicolare con forza il loro messaggio ai cittadini. Per far capire che l'ospedale è regolarmente aperto, gli interventi proseguono senza sosta pure per le urgenze e che sono attivi i due pronto soccorso. «L'ospedale continua con grande efficienza la propria attività superspecialistica», precisano dalla direzione sanitaria. E anche i direttori delle unità operative tengono a sottolineare «la continua disponibilità dell'Unità Spinale a ricoverare giovani para e tetraplegici e quella delle 4 unità di Ortopedia e della Neurochirurgia che operano in h24, affrontando ogni tipo di trauma». In attesa delle decisioni del commissario Palumbo e di incontrare i candidati governatori alle prossime regionali, non si ferma la protesta del personale contro la volontà di trasformare il centro in Rsa. «Il Cto è un punto di riferimento per il territorio di Garbatella e un centro d'eccellenza a servizio della città. Bisogna fermare i tagli lineari e il massacro della sanità pubblica», evidenzia Gianluca Peciola (Sel), intervenuto alla festa culturale che, ieri l'altro, ha fatto il pieno di dipendenti, cittadini e associazioni, con la partecipazione di artisti e scrittori per la mobilitazione dei lavoratori del centro ortopedico da oltre 40 giorni in occupazione simbolica.