Quella alimentare il costo più alto
Secondola Coldiretti è possibile risparmiare con la riscoperta dei menu degli avanzi. Polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia non sono solo una ottima soluzione per non gettare gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come - continua la Coldiretti - la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. I piatti antispreco sono tanti, basta solo un po' di estro e si possono preparare delle ottime pietanze. Se avanza del pane si può optare per la più classica panzanella, aggiungendo semplici ingredienti sempre presenti in ogni casa come pomodoro olio e sale, per arrivare alla più tradizionale ribollita che utilizza cibi poveri come fagioli, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo. Anche la frutta può essere recuperata se caramellata, cotta per diventare marmellata o macedonia. «Questi consigli di economia domestica forniti dalle imprenditrici agricole sono di grande attualità, secondo l'indagine Coldiretti-Swg, tra coloro che hanno ridimensionato gli sprechi il 67% lo ha fatto fatto - conclude - facendo la spesa in modo più oculato, il 59% riutilizzando quello che avanza per il pasto successivo, il 40% riducendo le dosi acquistate e il 38 % guardando con più attenzione alla data di scadenza. Si tratta forse dell'unico elemento positivo della crisi in un Paese come l'Italia dove, a causa degli sprechi dal campo alla tavola, viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate», ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel ricordare che «in Italia gli sprechi alimentari equivalgono a un valore annuale di 11 miliardi».