Arrivano i soldi per l'Umberto I
Dopo 15 anni sbloccati i 104 milioni per la ristrutturazione Le priorità impianto antincendio e nuove stanze a due letti
Cisono voluti tre lustri per sbloccare i fondi necessari alla modernizzazione del Policlinico Umberto I, servono stanze a due letti con bagno e un'impianto antincendio, oggi da terzo mondo, che ha costretto un drappello di vigili del fuoco in pianta stabile, pronto a intervenire perché il vecchio sistema faceva cilecca. «Sono state concordate le procedure e le iniziative per lo sblocco di 104 milioni di euro per la riqualificazione del Policlinico» conferma il ministero della Salute al termine dell'incontro che si è tenuto al ministero tra il Capo di gabinetto del ministro, Guido Carpani, e il Commissario ad acta della Regione Lazio, Filippo Palumbo. Secondo quanto concordato «entro tre mesi l'azienda presenterà il progetto di ristrutturazione generale del complesso ospedaliero, che dovrà essere inoltrato alla Regione ed al ministero della Salute per la definitiva approvazione e il conseguente avvio delle procedure d'appalto ad evidenza pubblica e di esecuzione dei lavori». Presenti alla riunione anche il direttore generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Bevere, il direttore generale del Policlinico Umberto I, Domenico Alessio, e tecnici ministeriali, regionali e aziendali. I fondi in questione fanno riferimento al Piano straordinario di interventi per la riqualificazione dell'assistenza sanitaria nei grandi centri urbani, di cui all'articolo 71 della legge 448/98. La storia Sono soldi che arrivano da lontano. La storia la spiega il vicepresidente vicario della commissione Sanità e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul servizio sanitario, Domenico Gramazio. «Era il '98. Mi chiamò il vecchio dg Fatarella e mi disse che sarebbe stato un bene se io fossi stato relatore di minoranza. Io ero vice presidente della Commissione Affari sociali e Sanità della Camera, e quella proposta, per risolvere gli annosi problemi per la modernizzazione del policlinico Umberto I, era di Dalema, presidente del Consiglio. Intervenni in aula a favore, (prima volta), di un decreto del governo di centrosinistra». La lettera Il 7 gennaio, il giorno dopo l'Epifania, il sindaco Gianni Alemanno ha inviato una lettera al ministro della Salute Balduzzi e dell'Economia Grilli per sbloccare i 104 milioni. L'iniziativa segue la visita del sindaco il 4 gennaio al pronto soccorso dopo il servizio sul quotidiano Il Tempo per la situazione dell'ex piazzetta del pronto soccorso. Dopo aver constatato la situazione, Alemanno scrive che sente «il dovere, interpretando le aspettative e le concrete necessità assistenziali» dei romani, di richiamare l'attenzione sulla gravità dello stato dell'Ospedale che, pur destinatario da oltre un decennio di finanziamenti disposti con legge 448 del 1998 (art. 71) per 103.291.379.82 euro non può disporne per intralci burocratici, assolutamente ingiustificati, proprio in considerazione dello stato di particolare criticità in cui versa l'intera struttura ospedaliera». Per una migliore comprensione il sindaco fornisce i dati tecnici sullo stato del finanziamento in questione «dai quali si evince la disponibilità accennata riferita al D.M. 05.04.2001 ex art. 711. 448/98 per 103.291.379.82. come meglio appresso specificato». Soldi nel freezer Perché ci sono voluti 15 anni per sbloccare i fondi? «Perché nessuno se ne è mai interessato fattivamente come ha fatto il sindaco di Roma ufficialmente con questa letera» risponde Gramazio. «Quando siamo stati in visita all'Umberto I, il 4 gennaio, il direttore generale Domenico Alessio ha ricorddato che con quei 104 milioni di euro avrebbe potuto modernizzare i reparti, più stanze d due letti con il bagno, tutto il sistema antincendio che è antiquato, non funzionale, e costringe il policlinico ad avere una pattuglia di vigili del fuoco perché non funzionano i servizi».