Storace e Meloni primo nodo a destra
Unconfronto utile, se non altro per registrare un'"irritazione" tale da parte del movimento da fare impotizzare una corsa in solitaria proprio con la Meloni candidata alla presidenza. «Come al solito, il modo in cui la scelta di Storace è stata resa nota dal Pdl ci lascia basiti - ha detto la Meloni - pertanto ora vediamo, bisogna discutere. La mia candidatura alla presidenza della Regione Lazio è un'opzione che stiamo valutando». Porte aperte da parte di Storace: «Credo che con Giorgia Meloni si potrà recuperare un rapporto per poter fare insieme questa campagna elettorale e battere la sinistra: non c'è l'interesse di nessuno a fare il contrario». Il nodo però resta. Andare al voto puntando praticamente tutto sul centrodestra unito e ritrovarsi poi a dover sfidare un personaggio del calibro di Giorgia Meloni potrebbe ipotecare seriamente l'intera campagna elettorale. Così il giorno dopo l'investitura ufficiale di Storace, il tema della alleanze diventa cruciale. Anche perché il tempo stringe. Lunedì infatti vanno depositati gli atti. I giochi dunque si devono chiudere in fretta. Una partita difficile da giocare a tutto campo per un centrodestra che parte comunque in ritardo rispetto all'antagonista numero uno, Nicola Zingaretti. Tutto, ancora, nel silenzio, assordante, del candidato dei moderati, Giulia Bongiorno. Nell'attesa di un confronto tra candidati, è il momento delle alleanze. Zingaretti ieri ha presentato con il segretario del Psi, Riccardo Nencini la candidatura dell'ex assessore della giunta Marrazzo, Daniele Fichera, impalmando così l'alleanza con i socialisti. Storace, dal canto suo cerca di recuperare l'appoggio dei Radicali. «Non capisco perché Zingaretti non vuole fare l'accordo con i radicali. Se i radicali hanno bisogno di un taxi, di un apparentamento tecnico che serva a evitare lo sbarramento troppo alto, io non ho alcun dubbio a firmarlo - promette - non pretendo che loro sottoscrivano il mio programma o quello della coalizione ma secondo me i radicali in consiglio regionle ci devono stare». Il Pdl, intanto, dopo il via libera del Cavaliere fa quadrato intorno a Storace. Soprattutto da parte del sindaco Alemanno. «La scelta di Storace è maturata all'interno del Pdl dopo un attento vaglio di tante ipotesi e candidature: da oggi parte una grande mobilitazione - ha detto il sindaco - perché il centrodestra deve recuperare terreno e un grande combattente come Storace può sicuramente farlo».