«Ho rinunciato all'auto blu, per questo uso i miei mezzi»
Comecertamente saprete ho deciso, ormai da almeno due anni, di rinunciare all'auto blu a cui avevo diritto. Questa è la ragione per cui uso la mia auto personale per servizio: spesso la troverete parcheggiata in via delle Tre Pile, dove sono peraltro autorizzato a sostare, come tutti i consiglieri comunali, con ben tre veicoli diversi. Quindi è del tutto infondato e fuori luogo che io abbia trasgredito una regola, che invece rispetto con scrupolo. Va da sé che lascio la mia auto in Campidoglio perché, per gli spostamenti istituzionali in centro, preferisco usare il motorino e i mezzi pubblici. Sono gli effetti della rinuncia a un privilegio, una scelta dettata dalla coerenza con la lotta per l'abolizione totale delle auto blu nell'amministrazione capitolina indirizzata allo spostamento del personale al servizio di trasporto per disabili e scuolabus. Parliamo di 226 vetture guidate da 256 autisti che costano ai cittadini romani oltre 17 milioni di euro ogni anno. In pratica, io da solo faccio risparmiare al Comune 66mila euro l'anno. Mi auguro che il suo giornale, che leggo con attenzione ogni giorno, voglia contribuire a fornire ai cittadini un'informazione più completa possibile su questa battaglia con la stessa tenacia manifestata oggi. Per il resto, considerato il piglio da "cani da guardia del potere dimostrato nei miei confronti, mi aspetto che la prossima inchiesta sarà sulla mia cagnolina di due anni, che si chiama Carlotta. Quindi vi anticipo: è iscritta all'Anagrafe canina e ha il microchip, lo giuro. Alessandro Onorato capogruppo Udc Roma Capitale Gentile presidente Onorato, la sua pregevole rinuncia all'auto blu non l'autorizza a lasciare mezzi privati sine die in Campidoglio così come a un parcheggio, consenta, un po' "selvaggio". L'area riservata ai consiglieri è un'altra e molto più discreta. Carezze a Carlotta Susanna Novelli