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Damiana Verucci L'ordinanza Alemanno affonda i primi otto locali del centro storico.

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Dopopiù di due mesi dal provvedimento che ha dichiarato una volta per tutte guerra all'abusivismo commerciale, un parere dell'Avvocatura del Comune, due circolari mandate ai vigili urbani per spiegare come comportarsi di fronte a un imprenditore che occupa senza alcun titolo con tavoli e sedie lo spazio esterno al suo locale, ieri sono arrivate le multe. Elevate nei confronti di titolari di quattro tra ristoranti e bar e quattro altre attività commerciali, tra cui negozi di souvenir, in via Cavour, vicolo di Belsiana e via del Teatro Pace, che non hanno tavolini e sedie fuori ma piuttosto cartelloni pubblicitari e banchetti per appoggiare prodotti in vendita. In questi ultimi quattro casi il «tavolino selvaggio» non c'entra, ma la lotta al decoro sì e del resto nel testo dell'ordinanza di Alemanno si chiude anche per questo. Già questa mattina i verbali dei vigili urbani che sono incappati in occupazioni totalmente abusive arriveranno in I Municipio e si trasformeranno in provvedimenti di chiusura per l'esercente. «Finalmente diamo un messaggio chiaro e preciso a chi non rispetta la legge», ha detto il presidente del I Municipio Orlando Corsetti. È stato proprio lui, infatti, a chiedere più volte al sindaco Alemanno di fare qualcosa per contrastare l'abusivismo commerciale in centro storico. Ed è arrivato perfino ad occupare la piazza del Campidoglio a novembre con un ombrellone e un tavolino per dimostrare che chiunque può occupare uno spazio pubblico cavandosela con una multa di pochi euro. Dunque l'ordinanza, datata 27 novembre, che ricalcando una legge nazionale, colpisce l'esercente che ha un'occupazione totalmente abusiva con la chiusura del locale per un minimo di cinque giorni e stabilisce che, se l'imprenditore ci ricasca una seconda volta, non potrà più richiedere il permesso per occupare per i successivi due anni. In Municipio c'è una lista di circa 120 esercenti già multati perché abusivi totali. «Conosciamo nomi e indirizzi», spiega Corsetti, lasciando intendere che è da questi che si sta partendo. I vigili hanno cominciato ad applicare l'ordinanza giovedì scorso, dopo aver ricevuto il benestare dell'Avvocatura del Comune, interpellata da Corsetti, che chiedeva se poteva essere la prima sanzione a dare avvio al provvedimento, accorciando da circa sei mesi ad una decina di giorni il tempo che passava dal primo verbale alla chiusura effettiva dell'esercizio. «Appurato questo ci sono volute due circolari del comando dei vigili - racconta il presidente del I Municipio - nelle quali si spiegava agli agenti come dovevano intervenire di fronte ad un esercizio totalmente abusivo e cosa dovesse riportare il verbale sanzionatorio». Basta la dicitura «in base a quanto stabilito dall'ordinanza..» e il Municipio che lo riceve sa come deve intervenire. Non solo. «Per non essere accusati di non far rispettare rapidamente l'ordinanza - incalza Corsetti - ho fatto aprire un ufficio interno delegato soltanto a questo in modo che le carte partano rapidamente e si possa dare priorità alla lotta all'abusivismo».

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