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Posti dimezzati negli asili «in»

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Ela "colpa" sarebbe delle liste "falsate" dopo la chiusura della scuola Nino Rota del plesso Leonardo Sciascia, a rischio crollo. Per una sorta di "risarcimento" l'asilo "terremotato" in via Lupatelli avrebbe dato una bella spinta proprio alle famiglie che hanno dovuto trasferire i propri figli alla scuola di via Greve alla Magliana, danneggiando però gli altri. Confermati i pronostici negativi ipotizzati dalle famiglie che vorrebbero iscrivere i bambini all'asilo Benucci o alla Gulliver, l'asilo della scuola Ribotti, i due più gettonati del quartiere con liste d'attesa di 70-80 piccoli. L'anno prossimo andrà anche peggio. I posti sono ulteriormente ridotti: 13 quelli disponibili alla Benucci, circa 21 alla Gulliver, circa la metà dunque considerando che solo tre anni fa, i posti all'asilo Benucci erano circa una quarantina. Come mai? «L'asilo "terremotato" è stato chiuso - avevano ipotizzato tanti genitori qualche settimana fa - Ma l'anno prossimo quelle famiglie avranno il privilegio di salire in testa alla graduatoria. Facendo scivolare in fondo inesorabilmente chi era davanti. E senza altre chanche nelle scuole pubbliche». È quello che è successo alle famiglie dei bambini della classe ponte che frequentano l'asilo nido di via Lupatelli, a Villa Bonelli. La bellissima struttura nel cuore verde del quartiere residenziale al Portuense, a due passi da uno dei tre cancelli di accesso al parco di Villa Bonelli, sede del XV Municipio, è stata chiusa il giorno dopo l'inizio dell'anno scolastico in corso. L'asilo fa parte del plesso Leonardo Sciascia. Ed è stato chiuso, così come la scuola elementare, a inizio anno, perché la struttura potrebbe cedere. Traferiti tutti i bambini nelle altre scuole dei dintorni. I bambini della classe ponte hanno traslocato nell'asilo in via Greve alla Magliana. E in virtù di questo trasferimento i genitori hanno acquisito un bel punteggio da "spendere" per l'iscrizione dei figli all'asilo in via Ribotti. Una bella notizia. Ma che ha causato tanti malumori negli altri genitori. Ed ora, alla luce di quanto è successo, possono dire di aver avuto ragione a dire che sarebbero stati penalizzati. «I bimbi che quest'anno hanno dovuto traslocare a via Greve, una scuola peraltro molto bella, ci passeranno davanti» avevano detto. Così è stato. «Hanno ottenuto punti facili, perché via Greve non è molto distante da via Lupatelli. E noi dovremo ripiegare sui costosi asili privati». Il problema è nato dal fatto che mentre all'asilo nido si possono esprimere sei preferenze, questo non è possibile per l'asilo. Così chi ha dato la sua preferenza per una delle due scuole più amate del quartiere è rimasto buggerato.G. M. Col.

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