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Assalto degli ex Polverini alla lista Bongiorno

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Trattative aperte anche con un assessore donna

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Potrebbeessere questo il simbolo del "polo dei moderati" nella corsa elettorale per la guida del Lazio. In basso al cerchio, praticamente identico a quello del candidato premier Mario Monti, i simboli dei partiti. L'ufficializzazione del candidato presidente dello schieramento che vede insieme i montiani, Udc e Fli, arriverà a breve, la conditio sine qua non della deputata Fli, Giulia Bongiorno di essere contestualmente capolista al Senato infatti, dovrebbe essere accolta. Per diversi motivi. Ma soprattutto perché il «terzo polo» alternative altrettanto forti non ne ha. E i sondaggi elaborati sulla Bongiorno, nota al grande pubblico per aver difeso imputati importanti, da ultimo Raffaele Sollecito per il caso Meredith, sono positivi. Considerato inoltre i tempi, ormai al lumicino, per la presentazione ufficiale di simboli, alleanze e candidati al Parlamento e alla Regione, i giochi sono teoricamente chiusi. Non solo candidato presidente però. I partiti, tutti, sono al lavoro sulle liste dei candidati consiglieri. Con il Pdl in calo di consensi e il divieto imposto dal partito di Silvio Berlusconi di ricandidare gli uscenti della Pisana, il "progetto" dei centristi attira diversi eletti. Oltre agli uscenti - non tutti - dell'Udc, potrebbero correre per la rielezione alla Pisana nella lista dei montiani anche Pino Palmieri, Antonio Paris presidente del Gruppo Misto, entrambi eletti nella Lista Polverini. In lista anche il presidente di Sviluppo Lazio, Massimiliano Maselli, tra gli esclusi della lista Pdl di Roma e Provincia nel 2010. La vera sorpresa tuttavia, se confermata, è quella che vedrebbe in lista per Giulia Bongiorno presidente, un assessore donna della giunta Polverini. Scelta questa che, se confermata, è destinata a sollevare più di una riflessione se non altro sull'immediato futuro della governatrice uscente. Gli ultimi rumors la danno candidata in quota Pdl in Parlamento, molto probabilmente non nel Lazio. Certo è che il "sogno" di Città Nuove si è spento in fretta. Talmente in fretta che praticamente quegli stessi consiglieri che nelle amministrative del 2011 e del 2012 tanto si sono battuti per la lista della presidente, presente quasi in tutte le competizioni creando spaccature non da poco all'interno del Pdl, li ritroveremo in corsa per il polo dei moderati o per la Destra di Storace. Il fuggi fuggi dalla lista Polverini è destinato insomma a fare notizia. Ça va san dire.

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