Allarme smog, oggi scattano le targhe alterne
Motivoper cui il Campidoglio ha deciso i due giorni di targhe alterne. Oggi non possono circolare le targhe dispari, domani le pari incluso lo zero. Il divieto riguarda auto, moto e scooter all'interno della cosiddetta «fascia verde», dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 16,30 alle 20,30. Le categorie esenti sono diverse: possono circolare gli autoveicoli «Euro 5», ciclomotori a 2 ruote 4 tempi «Euro 2», i motocicli «Euro 3», i veicoli a trazione elettrica e ibrida o alimentati a gpl e metano. I divieti però non finiscono qui e non riguardano solo la mobilità. Sempre oggi e domani c'è l'obbligo di tenere i termosifoni sotto i 18 gradi e per non più di 8 ore. La fascia verde è interdetta ai veicoli più inquinanti. L'assessore capitolino all'Ambiente, Marco Visconti, ha spiegato che «si tratta di un provvedimento necessario a limitare l'immissione in atmosfera delle particelle inquinanti derivanti dal traffico che, dunque, è utile a tutelare la salute dei cittadini». In pratica, siamo in presenza di una forte stabilità atmosferica che favorisce la stagnazione degli inquinanti nei bassi strati. Per chi non osserverà il divieto è prevista una sanzione di 155 euro. Riguardo ai livelli di inquinamento registrati lunedì, quando è stato adottato il provvedimento delle targhe alterne, il particolato fine (pm10) ha superato il limite imposto dei 50 microgrammi per metrocubo (media mobile delle 24 h) nelle stazioni Arpa di Preneste (69), Francia (66), Magna Grecia (53), Cinecittà (72), Cavaliere (68), Fermi (58), Cipro (54), Tiburtina (78) e Arenula (57). Nello stesso arco di tempo, il biossido di azoto ha superato il limite imposto di 200 microgrammi per metrocubo nella stazione di Arenula dove alle 22 è stata raggiunta la concentrazione massima di 201 microgrammi. Su questa situazione è particolarmente critica Legambiente «Dall'inizio del 2013 le polveri sottili sono state fuorilegge sei giorni su sette a Tiburtina, Cinecittà, Francia e Preneste; quattro su sette ad Arenula e Cavaliere; tre su sette (42,8%) a Cipro, Fermi e Magna Grecia. I primi giorni dell'anno nuovo nella Capitale sono stati all'insegna dello smog e le polveri sottili - dice Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio - il sindaco Alemanno dopo essere stato costretto ad adottare targhe alterne e blocchi, necessari in questa situazione di emergenza smog, deve prevedere azioni strutturali nel senso di una limitazione dei mezzi privati a vantaggio del trasporto pubblico piuttosto che chiacchierare o continuare a fare scelte nella direzione opposta». Sul fronte mobilità, invece, dal momento che viene ridotto sensibilmente il numero dei veicoli che possono circolare, oggi e domani il trasporto pubblico sarà potenziato per facilitare l'accessibilità alla fascia verde della città e gli spostamenti all'interno della stessa. Queste le linee del trasporto di superficie interessate: 5, 14, 19, 23, 30, 31, 32, 36, 40, 44, 46, 49, 60, 63, 64, 70, 75, 80, 81, 84, 85, 86, 87, 88, 90, 93, 98, 105, 170, 280, 360, 409, 451, 490, 491, 495, 542, 714, 716, 719, 780, 791, 913, 990. «Si tratta di un provvedimento che comporta un grande sforzo in termini di risorse economiche e umane per l'Amministrazione, ma certamente contribuirà a limitare i disagi di quanti si muoveranno a Roma nelle giornate di domani e dopodomani - spiega l'assessore capitolino alla Mobilità Antonello Aurigemma - Va ricordato che il blocco della circolazione privata viene deciso per tutelare la salute dei cittadini e in base a precise normative regionali e nazionali. Con il potenziamento del trasporto pubblico verrà garantito anche il diritto di tutti alla mobilità». Intanto, la polizia municipale chiede di tutelare gli agenti in strada, a fronte dell'aumento dello smog nell'aria. Il sindacato Ospol è particolarmente duro: «I 6.300 vigili urbani della Capitale sono sul piede di guerra, essendo i primi a pagare, in termini di salute. Chiediamo ad Alemanno di equipaggiare per questi due giorni i vigili urbani in servizio di viabilità di maschere anti-smog, istituendo frequenti rotazioni dai posti di servizio considerati pericolosi».