«Non faremo mai da pattumiera alla Capitale»

DallaValle del Sacco, imbottita negli ultimi decenni da un sacco di spazzatura (una discarica, 2 inceneritori di Cdr, 2 siti di stoccaggio) stavolta arriva un gran rifiuto. Il sindaco, Mario Cacciotti, mostra «sconcerto e preoccupazione» per le dichiarazioni del ministro Clini, che puntano in qualche modo a riciclare i termovalorizzatori di Colleferro anche per lo smaltimento dei rifiuti della Capitale. «Stiamo cercando di capire come mai a Colleferro vengano conferiti rifiuti da altre Regioni e da Roma no. Anche perché - ha aggiunto il ministro Clini - sarebbe paradossale che i rifiuti siano spediti all'estero avendo impianti alle porte della città non utilizzati per i rifiuti locali». Ma per il primo cittadino la questione proprio non si pone. «Se il ministro pensa di utilizzare la discarica di Colleferro per trovare soluzioni tampone al grave problema dei rifiuti, ha commesso un imperdonabile errore. Faremo barricate - avverte Cacciotti - per scongiurare l'eventualità prospettata dal ministro. Il problema dei rifiuti non può e non deve essere risolto trasformando la Provincia nella pattumiera di Roma». Ma, oltre al ministro Clini, sabato scorso è stato il sindaco Alemanno, intervenendo alla manifestazione di Malagrotta, a chiedere «di utilizzare al meglio i termovalorizzatori che ci sono». E proprio in questi giorni si stanno definendo i dettagli per l'acquisizione del Consorzio Gaia, dal 2005 in amministrazione straordinaria, da parte della società regionale «Lazio Ambiente». Anche la Rete di tutela della Valle del Sacco invita «il ministro a una responsabile e doverosa analisi della situazione della Valle prima di assumere decisioni». E punta l'indice anche contro la richiesta di valutazione di impatto ambientale relativa al nuovo progetto presentato da Italcementi il 27 dicembre scorso presso la Regione per 2 linee di raccolta e convogliamento per l'incenerimento di rifiuti nel processo di combustione attuale che utilizza petcoke (combustibile fossile).