Litiga col figlio e lancia il cane dalla finestra
Madopo una lite con il figlio più grande, la padrona di casa non ha esitato un attimo: ha afferrato il povero jack-russel e l'ha scaraventato dalla finestra. Poi è scesa, ha raccolto il cadavere, l'ha chiuso dentro un sacco di plastica e l'ha nascosto in cantina. L'episodio, denunciato dal padroncino del quadrupede, ha portato gli agenti in via Enrico Mazzoccolo, nella zona della Romanina. Qui hanno trovato una situazione al limite della sopravvivenza: sporcizia ovunque, escrementi, immondizia e cibi avariati. La squallida scoperta è avvenuta venerdì nell'abitazione di una tunisina di 35 anni, che la donna condivideva con tre figli, un maschio, ancora minorenne, e due femmine, di due e otto anni. Dopo una violenta lite con il figlio, la tunisina ha lanciato dal secondo piano il cane di famiglia, un jack-russel di circa due anni e mezzo. Gli agenti del Reparto Volanti e del commissariato Torpignattara hanno raggiunto l'abitazione della donna in seguito alla denuncia presentata dal ragazzo negli uffici del commissariato Tuscolano. Il giovane ha riferito ai poliziotti che al culmine dell'ennesimo litigio con la madre, quest'ultima aveva lanciato dalla finestra del loro appartamento il loro cane, uccidendolo. Immediatamente gli agenti hanno raggiunto il posto. E, una volta all'interno dello stabile, hanno trovato le due bambine sole, che attendevano la mamma. Pochi minuti più tardi la donna è uscita dal locale in compagnia di un uomo e, dopo qualche iniziale esitazione, ha fornito le sue generalità e, incalzata, ha accompagnato gli agenti in cantina. Qui la macabra scoperta. In un sacco di plastica, i poliziotti hanno trovato il corpo dell'animale. La donna è stata denunciata alla magistratura anche se è rimasta a piede libero, mentre nei confronti dell'uomo non è stato adottato alcun provvedimento perché, in seguito agli accertamenti di rito, è risultato del tutto estraneo alla vicenda. Altre spiacevoli immagini si sono «materializzate» davanti agli occhi degli agenti intervenuti e a quelli del commissariato Romanina, competente territorialmente, che li hanno coadiuvati. Nell'appartamento, infatti, c'era una situazione di estremo degrado. Indumenti sporchi e maleodoranti, giacigli ricavati da luridi materassi sistemati sul pavimento, escrementi e immondizia abbandonati nei vari ambienti, bagni in pessime condizioni igieniche e alimenti avariati in cucina. Incredibile, ma vero. Una condizione che probabilmente perdura da tempo, ma che nessuno mai aveva, direttamente o indirettamente, segnalato alle autorità. La situazione in questa occasione è stata segnalata anche all'autorità giudiziaria, che ha tempestivamente disposto l'allontanamento dei tre figli dalla madre; gli agenti hanno poi provveduto ad accompagnare i bambini presso delle strutture idonee per l'accoglienza dei minori. Mau. Gal.