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Il suo «monito» è caduto nel vuoto.

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Maquella di Corrado Clini era, evidentemente, una speranza vana. All'indomani della manifestazione dei cittadini di Valle Galeria, infatti, le polemiche sono esplose come petardi di Capodanno. E gli attacchi politici alla maggioranza e al sindaco o i tentativi di rivendicare un ruolo positivo nella «affare rifiuti» si sono sprecati. Il primo a «candidarsi» come salvatore sul fronte dell'immondizia è il presidente della Provincia, che punta alla poltrona di governatore. Nicola Zingaretti dà la sua solidarietà al popolo della valle inquinata e ricorda: «Abbiamo sempre con coerenza difeso in tutte le sedi questa posizione. Ma non abbiamo detto solo dei "no" e giocato allo scaricabarile, abbiamo rivoluzionato il ciclo dei rifiuti nei 120 Comuni di nostra competenza, anzi se tutti avessero fatto così la questione di una nuova discarica non si sarebbe posta». Quindi il messaggio esplicitamente elettorale: «A questi cittadini che oggi hanno manifestato posso assicurare che fra pochi mesi, alla Regione, proseguiremo la nostra rivoluzione sui rifiuti». All'elegante propaganda di Zingaretti si affianca quella più cruda dei suoi «compagni». Nel mirino, tanto per cambiare, il sindaco. A causa della sua partecipazione alla protesta di ieri, Gianni Alemanno viene accusato di volta in volta di «manifestare contro le conseguenze del suo operato», mentre «avrebbe dovuto scusarsi con i residenti, evitando di scendere in piazza contro se stesso» (Paolo Gentiloni, candidato alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio); gli si consiglia di correre «in aula a riferire sull'emergenza rifiuti a cui irresponsabilmente ha portato Roma» (Umberto Marroni, capogruppo Pd in Comune). Lo si vede come un «Giano bifronte» (Dario Nanni, consigliere capitolino Pd). Per il portavoce della segreteria del Pd del Lazio Jean Leonard Touadì è responsabile dell'«ennesimo tradimento verso cittadini». Il segretario romano dei democratici Marco Miccoli osserva che «sembra un marziano che ha vissuto cinque anni sulla luna». E, nelle sue vesti di manifestante, secondo il consigliere regionale Pd Enzo Foschi, «è il carnefice che sfila con le sue vittime». Attacchi ai quali risponde, con lo stesso volume di «fuoco», la maggioranza. «Dov'era la sinistra che oggi manifesta quando il presidente dimissionario della Provincia avrebbe dovuto individuare nuovi siti idonei allo smaltimento?», si chiede retoricamente il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso. Federico Rocca, consigliere comunale Pdl, non comprende le dichiarazioni di alcuni esponenti del centrosinistra che «comodamente seduti sul divano di casa, hanno attaccato il sindaco, che invece ha partecipato alla manifestazione mettendoci la faccia». Barbara Saltamartini (vicepresidente Pdl alla Camera) ricorda che «Zingaretti non è stato in grado neppure di individuare un sito idoneo». Per il consigliere capitolino del Pdl Alessandro Vannini, infine, «il peso delle mancate scelte che hanno portato alla situazione attuale ha tenuto a casa il presidente dimissionario della Provincia». Maurizio Gallo

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