Per il massacro del poliziotto nei guai anche il ristoratore
I sospetti: ha chiuso i 4 indagati nel locale e chiamato in ritardo il 113
Insomma,la brutta storia non vuole proprio finire. Ancora non è del tutto chiarita. Più le indagini vanno avanti, più saltano fuori le cose che a Capodanno nella pizzeria «dar Capellone» non sono andate nel verso giusto. Sia dentro, all'inizio. Sia fuori, nel drammatico finale che ha visto l'ispettore sdraiato in terra, con volto fracassato, una costola spezzatasi e infilatasi nel polmone e un'emorragia cerebrale, ricoverato in Rianimazione all'ospedale San Camillo di Roma. Secondo la Squadra mobile di Renato Cortese, dopo le 2,30 di quella notte anche lui ha avuto un ruolo nella vicenda. Avrebbe fatto entrare i quattro picchiatori (Giovanni Santosuosso, Roberto Morelli, Alessandro Anzelotti e Andrea D'Ascenzi) nel suo locale dopo la mattanza. Avrebbe chiuso le porte in faccia alla moglie che voleva entrare. E avrebbe ritardato a chiedere aiuto alla polizia. Un grappolo di sospetti che potrebbero essere riassunti in un'accusa soltanto: favoreggiamento. Sotto la lente degli investigatori c'è un'altra scena. Sono le prime battute della lite scoppiata proprio nel locale dove si teneva il veglione. Un battibecco al quale avrebbero preso parte anche alcuni camerieri e davanti al quale il ristoratore avrebbe fatto poco o niente per stroncarlo. Al momento l'unico provvedimento subito dal titolare «der Capellone» di Marino è la chiusura del locale per sessanta giorni, come disposto dal questore Fulvio Della Rocca. Le altre misure decise dalla Procura veliterna sono i fermi dei quattro per tentato omicidio. Uno, per Santosuosso, è stato deciso la sera successiva al fatto durante il suo interrogatorio negli uffici della Mobile. Gli altri tre invece si sono costituiti in Questura. L'ultimo è stato D'Ascenzi. Lui e Santuosso sono risultati ultras delle squadre di calcio Roma e Lazio, in passato già sottoposti al divieto di partecipare a manifestazioni sportive. Gli altri invece sono chi titolare di un bar, di una sala per slot machine o artigiano. Tutti nella zona Tuscolana-Anagnina. Le condizioni di salute dell'ispettore migliorano lentamente. La prima persona che lo ha salvato è stata la moglie: col suo corpo ha fatto scudo a quello del marito.Fab. Dic.