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Sfida più difficile per il sindaco Alemanno

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Impegnatoin una sfida elettorale lunga e complessa. A partire dalle politiche e dalle regionali, per le quali le urne si apriranno il 24 e il 25 febbraio, fino alla corsa per il secondo mandato in Campidoglio che si terrà probabilmente tra la fine di aprile e i primi di maggio. In mezzo la sfida di un nuovo centrodestra in grado di costituire un'alternativa solida e credibile. Le premesse nell'ultimo scorcio del 2012 non sono state positive. A partire dall'election day, che il primo cittadino ha chiesto a più riprese anche per Roma Capitale e respinto al mittente. Alla scommessa sull'azzeramento del partito e la nascita di un nuovo centrodestra, con Alfano come leader, tramontata con la discesa in campo di Berlusconi. Così come il «sogno» delle primarie, al momento destinato a rimanere tale anche per le elezioni capitoline. Infine, l'annuncio del Cav del sostegno a Francesco Storace de La Destra candidato alla guida della Regione per La Destra. Soltanto un paio di settimane fa proprio Alemanno aveva commentato l'ipotesi di una candidatura alle regionali di Storace o dell'uscente Polverini: «Il confronto in questi casi è sempre molto aperto. Io penso che la soluzione migliore sia quella di un candidato che sia espressione della società civile e che si distacchi un po' dall'essere espressione dei partiti». Immediata la replica dello stesso Storace: «Alemanno ha fatto un po' di confusione, quando ci sono state le regionali non ha candidato la società civile, il suo uomo di punta era Franco Fiorito». In politica tuttavia mai dire mai. Da avversari si può diventare alleati, e viceversa. E se non si può tornare indietro si deve senza dubbio andare avanti. Per questo il sostegno, anche di Alemanno, a Storace per la corsa alla presidenza della Regione, se confermato potrebbe presto trasformarsi in un ingresso nella giunta capitolina. Con gli assessori Aurigemma e Visconti pronti a correre per la Pisana, nella Sala delle Bandiere si libereranno almeno due posti. Posti che Alemanno avrebbe forse ceduto più volentieri ai centristi ma chiusa la partita di un'alleanza al nuovo soggetto politico guidato da Monti, può ben rimediare con un rimpasto mirato a ricompattare il centrodestra. Pedine fondamentali per creare un'alleanza compatta in vista delle comunali di primavera. Tutto, comunque da definere dopo il 25 febbraio. Sus. Nov.

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