Quattromila case popolari a prezzi di mercato
Sarà messa online la lista delle cooperative che hanno costruito case per l'edilizia agevolata (ex 167) con i fondi regionali ma non hanno detratto il contributo pubblico dal prezzo massimo di cessione, a danno dei beneficiari. Una lista di nomi, di coop e consorzi, costi, finanziamenti, e prezzi, come dovevano essere, per capire se sono stati gonfiati. Tutto leggibile, a portata di mouse, visibile sul computer, per case a canone agevolato e da acquistare. «Dalla prossima settimana squarciamo il muro di silenzio e di omertà mettendo tutto su internet» ha annunciato ieri mattina a via Capitan Bavastro l'assessore regionale alla Casa, Teodoro Buontempo. I numeri sono da paura. «Duemila case "fuorilegge" solo su Roma» dice l'assessore. «E stiamo verificando anche nelle province, dove se ne prevedono altrettante». E fanno 4mila. Su 5 mila case costruite con il contributo della Regione, «l'80% sono servite a ingrassare i furbetti delle cooperative», «che riescono a passare avanti a tre cittadini che costituiscono una cooperativa con 18 soci perché riescono a utilizzare i requisiti di legge per ottenere più punteggio». Come? «Riservando il 15% delle case alle forze dell'ordine senza che invece neanche una casa vada a un militare - ha spiegato Buontempo. O «passa avanti chi ha costruito almeno 500 appartamenti e ha costituito la coop prima del 1980, ecco perché vanno cambiate anche le regole». «È questo il risultato che mi è stato consegnato dal Gruppo di lavoro della Direzione regionale Piani e programmi di edilizia residenziale» dice. Il 10 ottobre il dossier è stato presentato in Procura. Tre giorni fa il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza ha sequestrato quasi 400 case a titolo preventivo, dandole in usa agli inquilini. E siamo solo all'inizio. «Ogni volta che mettiamo mano a una di questa situazioni, segnalate dagli stessi inquilini, emergono irregolarità» conferma Buontempo, che afferma che «i finanziamenti pubblici purtroppo sono serviti solo ad agevolare i furbi». Si deve indagare ancora. Per questo il Comitato di vigilanza, presieduto dal direttore regionale protempore, architetto Paolo Agostini, diventerà «permanente» annuncia ancora l'assessore e avrà più poteri «per fare verifiche anche sui singoli casi». E c'è di più. Sarà aperto uno «Sportello ad hoc» presso l'ufficio Urp in Regione in via Rosa Raimondi Garibaldi (via Cristoforo Colombo). Al termine dell'indagine della magistratra ad un eventuale processo «la Regione si costituirà parte civile, perché chi non ha detratto il finanziamento pubblico dal prezzo massimo di cessione dovrà restituire i soldi indebitamente incassati. E la Regione li metterà nelle tasche dei cittadini, cui sono stati sottratti». Dalla prossima settimana tutti potranno calcolare se hanno pagato il giusto. «Su internet sarà pubblicato quanto la Regione ha concesso di finanziamento casa per casa e a singolo metro quadro». Così sarà più facile capire se uno è stato fregato: con una rapida occhiata si potrà calcolare se non è stato detratto il finanziamento della Regione dal prezzo massimo di cessione. Per protestare basterà consegnare la documentazione all'Ufficio di prossima apertura.