Adriano Roma in Consiglio regionale per un giorno
Ma,come si sa, le strade della politica sono infinite. E da ieri Adriano Roma è consigliere regionale proprio in virtù delle dimissioni del Francone nazionale, rientrato, dopo quasi tre mesi trascorsi nel carcere di «Regina Coeli», nella sua Anagni, seppure non da uomo libero ma agli arresti domiciliari. Primo dei non eletti in provincia di Frosinone nella lista del Popolo della libertà con 13.725 voti, Adriano Roma è vicesindaco di Arnara, paesino ciociaro con poco più di duemila anime dove è nato quarantasei anni fa. Amministratore di condomini con la passione per la politica, viene dal Partito socialista. Forzista della prima ora e per anni uomo di fiducia dell'on. Antonello Iannarilli, ricopre l'incarico di coordinatore provinciale di Forza Italia e, con la nascita del Popolo della libertà, è vice proprio di Franco Fiorito, coordinatore del Pdl fino a qualche mese fa. L'idillio con il mentore Iannarilli, che nel 2010 lo impone come candidato alle regionali, s'interrompe quando Roma, grazie a una magia di Alfredo Pallone e MarioAbbruzzese, viene nominato nel consiglio d'amministrazione dell'Astral. Immediatamente successivo è l'avvicinamento al presidente del Consiglio regionale. Lo stesso che ieri ha firmato il decreto per il suo ingresso in assemblea. Primo e forse unico giorno alla Pisana. Che sensazione ha avuto? «Un po' strana. Del resto il periodo politico che stiamo vivendo a livello nazionale ma anche nella nostra regione è quello che è. Di sicuro rimarrò in carica fino alla proclamazione del nuovo Consiglio. Nel frattempo sono pronto per l'attività ordinaria». Il «periodo politico che stiamo vivendo» è stato fortemente influenzato dalla vicenda Fiorito. Che idea si è fatto? «Sono convinto che bisogna aspettare l'iter giudiziario e rispettare il lavoro della magistratura. Chiunque esso sia, se sbaglia, è giusto che paghi. La cosa che sinceramente non mi piace è questa campagna contro le candidature degli uscenti. Sono due aspetti diversi e poco hanno a che fare con il caso Fiorito. La parola deve passare in fretta agli elettori, sono loro che decidono». A proposito di elezioni, cosa c'è nel futuro di Adriano Roma? «È presto per dirlo. Oggi sono nel Popolo della libertà e resto a disposizione del partito. A Frosinone c'è un commissarrio, l'on. Antonello Iannarilli, e io aspetto che prepari una lista con i potenziali candidati da indicare ai vertici nazionali». Come sono i suoi rapporti con Iannarilli? «Ottimi. È un amico». Nonostante le polemiche per la sua nomina a commissario del Pdl di Frosinone? «Nessuna polemica. Non ho mai contestato Antonello ma il metodo con cui è stato nominato». Un'ultima domanda. Sarà un privilegiato che prenderà il vitalizio? «Questo ancora non lo so». In attesa di scoprirlo, Adriano Roma trascorrerà i prossimi due mesi da consigliere regionale. Appena il tempo di farci l'abitudine...