Un flop lo shopping di Natale
Confesercenti e Confcommercio: un'assurdità tenere aperti il 25 dicembre
Diversamente,la novità di poter riempire il carrello della spesa nei giorni di festa tenta qualche catena di supermercato: alcuni punti vendita di Carrefour e Simply restano aperti la mattina di Natale e quella del 26 dicembre e i panettoni in offerta finiscono in un lampo. Insomma, tra favorevoli e contrari, il decreto Salva Italia che dà la possibilità a chi vuole di restare aperto nei giorni tradizionalmente dedicati al riposo, possibilità confermata da una recentissima sentenza della Corte Costituzionale, rappresenta comunque una tentazione per il commercio capitolino. Vietato, però, toccare il giorno di Sankta Klaus. I negozi con le saracinesche alzate, tutti concentrati nel cuore capitolino, si contavano sulle dita di una mano, l'altro ieri. Uno in via Frattina, quattro in via del Corso, meno di dieci in tutto il Tridente. Del resto le strade sia la mattina che il pomeriggio di Natale erano quasi deserte e chi ha aperto ha sfidato l'impossibile: portare nei negozi le famiglie romane. Anche alcuni supermercati della catena Simply e Carrefour, come quello in via Prati Fiscali e piazza Giureconsulti sono rimasti aperti la mattina del 25 e del 26 con il risultato che chi si era dimenticato il panettone o il torrone o si è ridotto fino all'ultimo momento per fare la spesa, ha potuto approfittarne. Nessuna apertura straordinaria per i grandi centri commerciali nonostante la Federdistribuzione abbia impedito pochi giorni fa la firma del protocollo d'intesa con il Comune che come obiettivo aveva quello di mantenere intoccabili le festività tradizionali come il Natale e il primo gennaio. Chiusi il 25 e il 26 Euroma2, I Granai, La Romanina, Ikea, ma anche l'Outlet di Castel Romano. Ieri, invece, il centro di Roma ha visto illuminare alcune strade dello shopping come via Frattina, via Condotti e via del Corso. Disney Store, aperto eccezionalmente fino alle 21 (chiuso invece a Natale) ha registrato un buon via vai di appassionati del genere. Chi acquista lo fa pensando alla Befana. Anche Ferrari Store in via Tomacelli è rimasto aperto ieri fino alle 20; così come l'atelier Burberry di via Condotti e Sermoneta di via Frattina, aperto fino alle 19 e 30. Non è stato, tuttavia, un giorno da ricordare per gli acquisti. «Aperti per non vendere», lamenta un commesso che vuole restare anonimo. I turisti, tuttavia, hanno apprezzato la possibilità di acquistare in un giorno festivo. Da Burberry, ad esempio, si è venduto come una normale domenica dell'anno. Risultato che non basta alle principali associazioni di commercio per apprezzare la novità. Roberto Polidori, della Confcommercio Roma, spiega: «Con il Natale appena passato e i saldi alle porte non vedo come la gente possa essere interessata a fare shopping». Valter Giammaria, presidente Confesercenti provinciale, rincara la dose: «Restare aperti a Natale è un'assurdità. Siamo l'unica nazione con i negozi aperti il 25 dicembre. Avevamo anche tentato un accordo con l'assessorato al Commercio ma la Federdistribuzione l'ha bloccato. In serata è arrivato il bilancio dei consumi di Natale stilato dal Codacons: -13% rispetto al Natale 2011. Si salvano solo i negozi di giocattoli, elettronica e alimentari.