Filo comune tra Gianni e Walter

L'exe l'attuale sindaco fianco a fianco per un'azione che non si limita al clima natalizio. Non si è trattato «solo» di vendere le regalìe capitoline a sostegno dei più deboli. Per Veltroni è stato un bel "passaggio a casa", il giorno dopo l'addio a Montecitorio. Tornare a Palazzo Senatorio, anche solo per una mattina, è stato un bel tuffo nel recente passato. In molti ancora lo chiamano «sindaco». E forse, infondo, lui ancora ci si sente. Discorso a parte per Alemanno che il sindaco non solo lo sta facendo ma è intenzionato a continuare a farlo per un altro mandato. A lui l'onore di aver avuto l'idea dell'asta di beneficenza e di non aver strumentalizzato un messaggio così profondo da parte dell'amministrazione, chiamando al suo fianco proprio Veltroni. Una bella pagina, quella scritta ieri in Campidoglio. E se Veltroni ha lasciato la fascia tricolore per creare il Pd e dare vita a un nuovo progetto politico per il centrosinistra, non è escluso che lo stesso destino sia riservato per Alemanno. Del resto i due hanno già in comune il fatto di essere stati eletti sindaci. E, in cuor loro, di restarlo per sempre.