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Rabbia al corteo per il San Filippo:ci riprendiamo tutto

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«Case,scuola e sanità. Ci riprendiamo tutto». Con questo striscione un gruppo di persone, tra lavoratori, studenti e occupanti di case abbandonate, hanno sfilato ieri mattina per le strade di Torrevecchia per il rischio tagli al san Filippo Neri. I manifestanti hanno esposto uno striscione che recita «La sanià non si vende» sulla sede amministrativa dell'ospedale, e poi in corteo si sono diretti sulla Trionfale bloccando la strada. «I tagli previsti dal commissario Bondi nel settore della sanità laziale rischiano di mettere in ginocchio non solo l'intero comparto ma, nel caso del San Filippo Neri, tutti i cittadini di Roma Nord e dei comuni limitrofi» ha detto l'esponente Pdl Marco Visconti. Per i medici Anaao Assomed «il taglio di 120 posti letto del San Filippo Neri e la scomparsa di unità operative complesse d'alta specialità come neurochirurgia e cardiochirurgia, rappresenta un caso emblematico del rapporto tra Policlinici universitari e rete ospedaliera pubblica». Secondo il sindacato l'università «continua ad essere una variabile indipendente del sistema sanitario italiano: 43 Facoltà di Medicina, 30mila posti letto a gestione diretta universitaria, con un rapporto di 1 a 3 primari/posti letto sono come numeri virtuali mai realmente considerati in una politica di programmazione dell'offerta sanitaria e di razionalizzazione della spesa». A Roma Nord «insistono ben due Policlinici universitari in pochi km che contribuiscono con i loro 2.300 posti letto in modo determinante ad un numero complessivo di molto superiore al 3,7/1000 presentato dalla spending review. Invece si tagliano le alte specialità del San Filippo Neri».

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