Sedici anni di Buontempo politico
16anni in Campidoglio. Le mie battaglie contro le lobbies per i diritti dei cittadini», si intitola così il libro che Teodoro Buontempo, presidente de La Destra Italiana e assessore alla Regione, ha presentato proprio in Campidoglio. Alla presenza del sindaco Alemanno, di Francesco Storace e di altri politici di sinistra e di destra, ma anche di gente comune, Buontempo ha confessato: «Non è facile, per un politico, trovare un editore disposto a pubblicare un libro». L'editore Lucarini, al suo fianco ha subito ribattuto: «Voglio pubblicare libri belli, non di destra o di sinistra. Ho pubblicato questo libro perché racchiude una parte di storia della città, raccontata da un uomo che l'ha vissuta. Non vogliamo fare politica ma vogliamo fare cultura». «Amato dai suoi, stimato dagli avversari». È in questa frase di Fabio Torriero, che ha curato l'edizione del libro, che può essere racchiuso il suo essere politico come «esponente della destra sociale. Perché destra sociale è stare sempre dalla parte del popolo e della patria». Poi il riferimento all'attualità: «C'è una destra che si sta dividendo, spacchettando - dice Torriero - e poi c'è una destra che è come dovrebbe essere, che può fare qualcosa per il futuro. Questa è la destra di Buontempo». Nel libro, il riassunto degli interventi consiliari, la lista dei sindaci che si sono susseguiti, i documenti dell'epoca, gli articoli stampa, insomma, quasi un manuale che ricompone una storia, quella della destra e della Roma di Buontempo. Non mancano le accuse alla casta interna del suo partito e il racconto del patto segreto tra Rutelli e Fini al circolo Cannottieri Lazio, definito «patto anti Buontempo». Un accordo che cambiò il metodo di elezione del presidente del Consiglio comunale. Annarita Carbone