Il Riesame: il movente è un mistero Esclusa rivalità tra laziali e inglesi
Poiperò dietro le sbarre sono finiti due ultrà della Roma. Il movente del raid al pub Drunken ship, dunque, ancora non si consoce. Ma per i giudici del Riesame il tifoso della Roma Mauro Pinnelli deve comunque restare in carcere. In quattro pagine il Tribunale ha spiegato i motivi per cui ha rigettato l'istanza di scarcerazione presentata dal ragazzo che è stato fermato con l'accusa di aver partecipato alla rissa scoppiata all'una di notte tra quaranta giovani e un gruppo di tifosi stranieri che stavano bevendo nel locale del centro storico. «L'emissione del titolo cautelare a soli tre giorni di distanza dai fatti non ha consentito, sinora, per la mancanza di opportuni approfondimenti investigativi (che necessitano di tempo) - si legge nelle motivazioni - di focalizzare con certezza il movente dell'aggressione. Il giudicante, tenuto conto che l'azione violenta ha avuto come bersaglio i circa trenta tifosi inglesi presenti nel pub e che alcuni degli aggressori indossavano le sciarpe della squadra della Lazio, impegnata contro il Tottenham l'indomani in una partita di Europa League, ha ipotizzato che l'aggressione fosse occassionata da sentimenti di rivalità tra opposte tifoserie». Ma questo sarebbe stato escluso proprio per il fatto che in carcere sono finiti due tifosi della Roma. Il Riesame sostiene che ad avvalorare la tesi investigativa sulle presunte responsabilità di Pinnelli, difeso dall'avvocato Massimiliano Fioravanti, c'è la testimonianza di un giovane che ha detto di aver riconosciuto l'indagato negli uffici del Commissariato, dove era stato accompagnato anche lui per accertamenti, e la targa con il logo di una squadra di calcio trovata in possesso di Pinnelli che sarebbe stata portata via durante la rissa. E per di più per i giudici del Riesame quella targa sarebbe stata presa come «trofeo di guerra» dai tifosi del Tottenham durante una partita precedente con la squadra di calcio rivale, la West Ham United. A dimostrazione, per la Corte, che quella targa doveva essere in possesso dei tifosi aggrediti a Campo de' Fiori e poi portata via dall'indagato.Le indagini, come sottolineato dal Tribunale, non sono dunque ancora terminate, tanto che sono in corso accertamenti per identificare i numerosi partecipanti all'aggressione che ha fatto finire in ospedale diversi tifosi inglesi, alcuni dei quali feriti da armi da taglio.