Antonio Sbraga Come una recidiva, il ritorno della malattia amputa-letti manda in fibrillazione gli ospedali della provincia che pensavano d'aver già dato al bisturi del taglia-deficit sanitario.
Ora,due anni dopo, ecco la «recidiva» (È stata confermata la chiusura dell'ospedale di Bracciano, che fa circa 30 mila accessi di pronto soccorso l'anno, che fatalmente si riverseranno su di noi», ha rivelato ieri Lorenzo Sommella, direttore generale facente funzioni del San Filippo Neri), che spaventa anche gli altri ospedali dell'hinterland scampati al decreto 80: Monterotondo, Subiaco, Frascati e Palombara. L'annunciata chiusura del «Padre Pio», che attualmente ha 77 posti letto per un bacino di 131 mila residenti, da altre fonti viene invece declassata ad una sorta di decimazione: rimarrebbero solo 10 letti più il pronto soccorso. La struttura di emergenza-urgenza è stata infatti appena rinnovata, con lavori da 600 mila euro nei locali inaugurati l'estate scorsa, dove «sono stati previsti alcuni letti di Breve Osservazione». Anche per questi motivi il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, è pronto ad una nuova offensiva legale: «Credevamo di poter essere se non tranquilli, almeno moderatamente fiduciosi dopo la vittoria al Consiglio di Stato, vorrà dire che torneremo davanti ai giudici amministrativi». Ma il Comune di Bracciano minaccia di ricorrere anche al Tribunale ordinario perché ancora attende «la piena applicazione della sentenza del Consiglio di Stato del maggio scorso e, in carenza di risposte, siamo pronti a rivolgerci alla magistratura per inadempienza». Trema anche l'ospedale di Monterotondo, che ora ha 77 letti per un bacino d'utenza di 150 mila abitanti, ed è in attesa del verdetto del ricorso straordinario al presidente della Repubblica. «Così come l'Angelucci di Subiaco, che è stato già ridotto agli attuali 52 posti letto dagli originali 82 in un comprensorio montano di 59 mila ettari» - avverte il presidente della Comunità montana dell'Aniene, Luciano Romanzi- Dal più periferico dei nostri 31 Comuni, Vallepietra, si impiegano 90 minuti per percorrere i 76 chilometri di distanza fino all'ospedale più vicino, Tivoli.