Anche il brindisi di Natale divide il Pdl
L'ideaè stata della capogruppo, Chiara Colosimo (dei Gabbiani di Fabio Rampelli e Giorgia Meloni). Il dubbio tuttavia è se si tratti di un brindisi per lasciarsi alle spalle lo scandalo della gestione dei fondi oppure per annunciare l'addio al partito. Il clima, insomma, non è dei migliori. Anzi. La ruggine tra i colleghi alla Pisana che ha portato alla crisi prima e alla caduta poi della giunta Polverini, si sta trasformando, via via che le diverse scissioni interne al Pdl prendono forma, in accuse a viso aperto. Per questo diversi colleghi della Colosimo non hanno affatto gradito l'invito al brindisi. Soprattutto dopo aver ascoltato ieri l'intervento in radio della capogruppo: «L'unico strumento secondo noi per contrastare il sentimento dell'antipolitica è la partecipazione popolare. Per questo abbiamo chiesto al Pdl una serie di cose per continuare a stare dove vogliamo stare... In un centrodestra che discute nelle sedi opportune, che non abbia ladri e affaristi al proprio interno e che possa, invece, presentarsi agli elettori con amministratori onesti e capaci che vivono a contatto con la gente». Affermazioni che vanno a braccetto con quelle dell'ex ministro Giorgia Meloni: «Stiamo aspettando ancora delle risposte, se non arriveranno nelle prossime ore faremo le nostre scelte». Un addio ormai scontato quello della corrente cui fa riferimento la capogruppo Colosimo, sulla quale, si accenderanno i riflettori di una campagna elettorale imminente e durissima. Il riferimento ai «ladri e agli affaristi al proprio interno», fa eco la mancata pubblicazione del regolamento che il Pdl alla Pisana si sarebbe dato proprio sulla gestione dei fondi. «Sarebbe» perché nei fatti lo hanno visto soltanto loro. Argomenti, questi, che saranno certamente oggetto del dibattito elettorale. Un clima pesante insomma quello che si respira alla Pisana, e nel quale il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, sta cercando di riportare all'ordine almeno per approvare il bilancio del Lazio entro il 30 dicembre. Oggi è prevista la capigruppo che dovrebbe decidere la costituzione di una commissione ad hoc, ridotta a otto membri. Ma c'è già chi è pronto a richiedere una convocazione straordinaria della commissione Ambiente per una variante di natura urbanistica. Insomma, visto che il Consiglio si deve riunire...Peccato che nessuno proponga il taglio dei consiglieri a 50 e l'abolizione del listino bloccato. Almeno per tenere alta la bandiera di una politica diversa. Per il resto, poi, basta fare ricorso. Sus. Nov.