Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Pdl, arriva l'ultima chiamata anche per il candidato del Lazio

default_image

Per la sfida alla guida della Regione in vantaggio Simonetta Matone

  • a
  • a
  • a

«ItaliaPopolare» non è soltanto il nome dell'iniziativa fortemente voluta dal sindaco Alemanno ma lo strumento per rinnovare il Pdl. Un progetto nel quale credono la maggior parte delle anime del partito. Presenti infatti le maggiori fondazioni e associazioni del centrodestra: la fondazione Alcide De Gasperi presieduta da Franco Frattini; Capitani Coraggiosi di Andrea Augello; Costruiamo il futuro di Maurizio Lupi; Europa Civiltà di Roberto Formigoni, Fare Italia di Adolfo Urso e Andrea Ronchi; l'Occidentale-Magna Carta di Gaetano Quagliariello, Rete Italia, Riformismo e Libertà» di Fabrizio Cicchitto. Un passaggio decisivo per chiarire il quadro nazionale e, di conseguenza, quello locale. Se il Pdl sarà in grado di auto-rigenerarsi la strada per candidature e alleanze sarà spianata; altrimenti ci sarà un'altra scissione con i berluscones da una parte e gli ex An e molti ex Fi da un'altra. I tempi iniziano a stringere. L'election day delle politiche e delle regionali, che probabilmente si svolgerà il 17 e il 18 febbraio, è praticamente alle porte. E la sempre più probabile nascita della Lista dei Moderati, che dovrebbe essere annunciata giovedì, rappresenta a questo punto una ciambella di salvataggio sia per il Pdl, qualora Berlusconi confermasse la sua discesa in campo e dunque si arriverebbe a una scissione, sia per il Pd, dove gli ex popolari potrebbero non poterne più dell'egemonia diessina. Per questo gli appuntamenti di oggi, «Italia Popolare» da una parte e le «Primarie delle Idee» della Meloni dall'altra, dovrebbero portare un po' di chiarezza. Sul fronte delle regionali del Lazio, infatti, la Meloni e i Gabbiani del deputato Fabio Rampelli, forti nella Capitale, potrebbero optare per una scelta diversa dal partito, sostenendo Francesco Storace governatore. Il leader de La Destra, che ha aperto la sua campagna elettorale una settimana fa, è più ottimista che mai. «Andrò ad ascoltare Giorgia Meloni. La Destra italiana di domani avrà bisogno di nuovi leader. E lei non mi spiace: se ha coraggio...» annuncia Storace che poi aggiunge: «La Destra al 3%. Sorpassiamo non solo Fini ma anche l'Italia dei Valori di Di Pietro e la Federazione della sinistra. Fra poco acciufferemo Lista Monti (4%) e Udc (al 4,6%)». Il resto del Pdl, invece, quello di Italia Popolare per intenderci, ha già scartato in linea di massima l'ipotesi di sostenere la candidatura di Storace alla guida del Lazio e sembrerebbe più propenso a opporre a Zingaretti un nome della società civile: il giudice Simonetta Matone, conosciuta al grande pubblico per la sua frequente presenza a Porta a Porta per commentare i grandi casi giudiziari, è al momento il nome più quotato. Donna, estranea agli apparati di partito, garante di trasparenza e legalità. Sul nome della Matone sembrano essere caduti gli ultimi indugi di quella parte degli ex Fi che aveva invece puntato su un altro magistrato, ed ex ministro, Nitto Palma. Il dubbio verrà sciolto in settimana, quando con i segnali forti delle manifestazioni di oggi, il domino verrà ricomposto. Forse.

Dai blog