Sospensione del pagamento dell'Imu per i lavoratori del gruppo San Raffaele che dal 30 dicembr chiuderà tutte le case di cura del Lazio dopo aver già tagliato Cassino, Viterbo, Montecompatri e Rocca di Papa.
Unaproposta già accettata dal Campidoglio. «Dopo l'impegno arrivato dal presidente della commissione Bilancio di Roma Capitale, Federico Guidi, che ha accolto la nostra richiesta di verificare la possibilità di esonerare anche i lavoratori del San Raffaele dal pagamento dell'Imu per 6 mesi, così come deciso per i colleghi del Gruppo Idi-San Carlo, chiediamo che da parte di tutti i Comuni laziali in cui hanno sede i 13 presidi del San Raffaele, venga accolta la stessa proposta», dicono il segretario dell'Ugl Lazio, Daniela Ballico, e il segretario dell'Ugl Sanità di Roma e Lazio, Antonio Cuozzo. Il ministero della Salute Renato Balduzzi sta seguendo con attenzione lo sviluppo della vicenda del gruppo San Raffaele soprattutto a seguito della decisione di chiudere a fine anno le strutture del Lazio. Ma non è suo compito, precisa, comporre vertenze sindacali. Per risolvere la vicenda occorre «rigore» da parte delle aziende che non hanno i conti in ordine, e sostegno alle «eccellenze». «Due parole» devono fare secondo Balduzzi da «linea guida» sulla vicenda del San Raffaele: «Le strutture pubbliche e private debbono fare i conti con rigore perché chi ha accumulato passivi deve fare piani di ristrutturazione». Accanto a questo serve «sostegno per le tante eccellenze» come il San Raffaele «che non svolge solo un ruolo regionale».