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Zingaretti accende i motori I Rampelliani scelgono Storace

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Nicola mette Smeriglio (Sel) e Piva (Pd) ai vertici della campagna elettorale

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Quindi,un bell'election day per tutti. Finalmente». La data da fissare è quella del 17 e 18 febbraio, quando gli elettori saranno chiamati a votare per le politiche e per le regionali. Sembra dunque sfumare definitivamente l'ipotesi di un accorpamento per il Campidoglio. Intanto il candidato del centrosinistra, Nicola Zingaretti accende i motori con due nomine importanti: Massimiliano Smeriglio, assessore alla Provincia ed esponente di spicco di Sinistra, Ecologia e Libertà, sarà il coordinatore della campagna elettorale, mentre il responsabile per la stesura del programma sarà Amedeo Piva, già coordinatore capitolino della Margherita. Un'ala sinistra dunque per Zingaretti, come quella di Smeriglio e un'ala moderata e cattolica, come quella di Piva. Una squadra di prim'ordine per Zingaretti che già parte in vantaggio. Come tempi, essendo stato scelto come candidato alla guida della Regione immediatamente dopo lo scioglimento del Consiglio regionale; e come macchina elettorale e organizzativa, già al lavoro da oltre un mese. Certamente la scelta di Smeriglio come coordinatore della campagna elettorale preclude a questo punto a un cammino comune con i moderati dell'Udc. Autorevoli esponenti di Sel da una parte e dell'Udc dall'altra hanno ben chiarito che le due formazioni politiche sono "incompatibili". Un motivo in più per il centrodestra di stringere sul candidato. Il quadro nazionale è predominante e si attendono le due manifestazioni di domenica, una di Alemanno con Alfano per «Italia popolare», l'altra con Giorgia Meloni e i rampelliani «le primarie delle idee». Uno scenario tuttavia che sembra già delinearsi. Alemanno e la parte degli ex An che restano con il Pdl punteranno probabilmente a un candidato della società civile. In queste ore è tornata in pole position Simonetta Matone, ma resta aperta l'ipotesi di un Polverini bis. I Gabbiani invece sembrano puntare verso un'alleanza con Francesco Storace. E ieri sono volati i primi stracci. Alemanno ha respinto al mittente l'idea di una candidatura unitaria su Storace: «Ho massimo rispetto e amicizia per tutti ma io ho cominciato andando oltre l'Msi, creando An e poi nel Pdl. Non voglio tornare al punto di partenza, non è il gioco dell'oca». Replica prima l'ex assessore Lollobrigida, gabbiano doc: «Alemanno mette il veto ad alleanze con Storace ma i suoi assessori continuano a governarci insieme alla Regione. Un po' di coerenza non guasterebbe»; poi lo stesso Storace: «Credo che Alemanno abbia fatto confusione perché lui, quando si sono fatte le regionali, non ha candidato la società civile: il suo uomo di punta si chiamava Franco Fiorito». Una campagna elettorale, quella per la Regione, che si preannuncia più interessante che mai, soprattutto all'interno dei diversi schieramenti.

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