«La Regione non paga» Il San Raffaele taglia tutto
Il 30 dicembre verranno chiuse le case di cura Scontri polizia-dipendenti davanti alla prefettura
Adare l'annuncio è lo stesso gruppo che fa capo alla famiglia Angelucci dopo il vertice in prefettura con il prefetto Pecoraro, i prefetti delle Province di Viterbo e Frosinone, il presidente di San Raffaele Spa Carlo Trivelli e il commissario alla Sanità del Lazio Enrico Bondi. Trivelli attacca l'impreparazione di Bondi. «Il commissario - dice - è apparso poco e mal informato rispetto a tutte le questioni sulle quali, nell'incontro di due settimane fa aveva garantito che avrebbe assunto tutte le necessarie informazioni al fine di risolvere la gravissima situazione finanziaria che ha costretto il gruppo a decidere la chiusura già delle strutture di Cassino, Viterbo, Montecompatri e Rocca di Papa, nonché della sede amministrativa. Tutto ciò non è avvenuto e dall'incontro di oggi è arrivata solo l'assurda richiesta di procrastinare, a data indefinita, ogni decisione. Ma la società - spiega Trivelli - non ha, come già più volte detto, risorse sufficienti a garantire l'assistenza. Di conseguenza il 30 dicembre cesseranno le attività anche dei presidi Irccs San Raffaele Pisana, Portuense, Flaminia, Trevignano, Sabaudia, Termini, Metamedica, MR3000, Tuscolana». La riunione in prefettura è andata avanti a lungo e al termine di un «secondo round - spiega il segretario Ugl Sanità di Roma e Lazio, Antonio Cuozzo - la Regione ha aperto uno spiraglio sulla possibilità di sbloccare, tra lunedì e martedì prossimo, i fondi per il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Si tratta di una buona notizia, ma attendiamo che dalle parole si passi ai fatti». Intanto, mentre in prefettura si discuteva, i dipendenti del San Raffaele presidiavano piazza Santi Apostoli, indossando pettorine con la scritta «Il San Raffaele non si tocca» e bloccando il traffico. Non sono mancati momenti di tensione. Tra la folla si è scatenato un parapiglia, con un uomo caduto rovinosamente a terra. Gli occupanti hanno invaso via IV Novembre e la polizia è dovuta intervenire per far indietreggiare i manifestanti nel tentativo di liberare la strada. Il presidio è durato tutta la mattinata ed è stato sciolto poco prima delle 14, quando la circolazione è ripresa regolarmente. Il sindaco Gianni Alemanno esprime «solidarietà ai duemila lavoratori del San Raffaele che rischiano di perdere il posto. Sulla base di quanto dichiarato da Angelucci, auspico che il prossimo incontro con il commissario Bondi, che deve avvenire entro la prossima settimana, sia utile ad individuare, come per i dipendenti del gruppo Idi-San Carlo, la soluzione necessaria a risolvere la questione che li tiene senza stipendio da oltre tre mesi». Per il presidente della commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale Ignazio Marino (Pd) «l'sasperazione di medici, infermieri e tecnici del gruppo San Raffaele è del tutto comprensibile. La sanità sta attraversando una crisi drammatica e da anni chi governa dichiara di ridurre un deficit che invece continua a crescere. È chiaro che bisogna agire con rigore e oculatezza eliminando gli sperperi, ma dobbiamo ricordarci che dietro ai numeri ci sono persone che lavorano per assistere tanti ammalati». Dan. Dim.