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Ennesimo stop della metro. Salta il direttore tecnico

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Esalta una testa. Il nuovo ad di Atac, Roberto Diacetti, «alla luce della serie di inconvenienti tecnici verificatisi in questi giorni» ha disposto l'avvicendamento alla guida della Direzione tecnica dell'azienda, motivandone le ragioni al sindaco in Campidoglio. Il caso scoppia con il fumo in galleria, un treno fermo, passeggeri fatti scendere e costretti ad attraversare a piedi sui binari, la stazione Vittorio evacuata, la linea interrotta lungo la tratta Arco di Travertino-Ottaviano per pantografo guasto. Panico e caos per l'attesa delle navette. La linea è ripresa regolare solo alle 17. Ad allertare il 113 è stato un passeggero. «Venite c'è fumo e puzza di bruciate» ha lanciato l'allarme sul cellulare. Sono arrivati subito i vigili del fuoco, polizia e operatori del 118. «Erano le 13.30 e la metro era quasi arrivata a Termini, quando ad un certo punto i convogli hanno inchiodato, provocando tante scintille che illuminavano la galleria» ha raccontato un avvocato romano che si trovava sulla metro A, al momento del guasto che ha reso necessaria l'evacuazione della stazione. «Il bagliore delle scintille era tale che per qualche attimo sembrava che nelle gallerie fosse giorno. Poi abbiamo cominciato a sentire una puzza di fumo nei vagoni - prosegue il passeggero -. C'è stato panico, veri momenti di paura perché non si capiva cosa fosse successo». Poi la scarpinata a piedi. «Ci hanno fatti scendere e camminare a piedi nella galleria fino a raggiungere la fermata della stazione Termini. Quando siamo arrivati in piazza dei Cinquecento c'erano polizia, vigili del fuoco e ambulanze per i soccorsi», racconta. «Qualcuno illuminava la galleria con i telefonini, altri hanno aiutato passeggeri più anziani, c'erano anche molti ragazzini delle scuole - conclude - sono stati momenti di paura». La resa dei conti. «Al nuovo direttore - comunica Atac - l'Amministratore delegato ha dato mandato di attivarsi immediatamente per rendere più efficace l'azione dell'intera struttura operativa addetta alla manutenzione di treni e infrastrutture. Il nuovo responsabile dovrà inoltre predisporre entro una settimana un quadro esaustivo del debito manutentivo accumulato sulle due linee della metropolitana, per predisporre un piano operativo (da condividere con l'Amministrazione Capitolina) che segni una netta inversione di tendenza». G. M. Col.

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