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Ciampino, cede il controsoffitto della scuola. Ferita una bimba

Cede controsoffitto in aula. Bimba ferita

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«La sicurezza si impara a scuola», è scritto all'ingresso. Eppure, ieri, poteva finire male alla materna Martin Luther King di via Bologna a Ciampino, dove una bimba, di quattro anni, e la sua maestra, sono state travolte da un pezzo di solario precipitato dal soffitto. «Una tragica fatalità non collegata a problemi strutturali», ridimensiona il sindaco Simone Lupi, confortato dai rilievi dei vigili del fuoco intervenuti con tre squadre, che non hanno escluso, tra le cause, quella di uno sbalzo termico che avrebbe prodotto un rigonfiamento delle cosiddette «pignatte», laterizi vuoti all'interno che avrebbero appesantito il controsoffitto. Sotto choc l'insegnante, poco più che trentenne, che alle colleghe ripeteva «dovevo evitarlo, si poteva evitare». Rassicurati - dopo la prognosi dei medici - i genitori della piccola: «Nella disgrazia ci è andata bene - ha poi detto la mamma al sindaco - La paura è stata immensa ma fortunatamente è rimasta solo un'escoriazione al sopracciglio». Nel frattempo, però, monta la polemica fuori e dentro la scuola, col Codacons che invita i genitori a chiedere un risarcimento al Miur e, d'altro canto, le mamme che denunciano «gravi infiltrazioni d'acqua». Su ordinanza del sindaco, la materna resterà comunque chiusa fino al 21 dicembre, in coincidenza con l'inizio della pausa natalizia. Erano da poco passate le 9. 30 quando «abbiamo sentito un forte boato - racconta ancora scossa Libera, collaboratrice scolastica - Dal rumore era come se fosse caduto un armadio, poi però abbiamo sentito urla e pianti». Nella sezione F, dove i bimbi del secondo anno si stavano organizzando per festeggiare la giornata della solidarietà, assieme alla piccola Lucrezia e a Filomena Patetta, la sua maestra, al momento del crollo si trovavano altri venti alunni, la seconda insegnante di sostegno e, vista l'iniziativa, qualche genitore. «Dentro l'aula c'era il caos - continua Libera - Filomena era impietrita ma illesa, mentre la bimba era in piedi ma sul volto aveva sangue: inizialmente piangeva, ma lavandola con l'acqua, dopo averle messo del ghiaccio sulla fronte, abbiamo capito che si trattava solo di una lacerazione sul sopracciglio». Nel frattempo partivano le telefonate al 118 e ai genitori, di Lucrezia e degli altri alunni. La piccola è stata condotta al pronto soccorso di Albano in codice giallo, poi trasferita nell'ospedale di Genzano dove sarà tenuta per due giorni in osservazione. I vigili del fuoco, evacuata la materna, circa 200 bambini, hanno proceduto ai rilievi sull'intera struttura e avrebbero escluso tra le cause infiltrazioni d'acqua, problema questo che, nelle settimane scorse, aveva riguardato l'altra ala del plesso, l'elementare, frequentata da circa 300 alunni. Il 6 novembre il sindaco aveva firmato «un'ordinanza di chiusura per infiltrazione d'acqua nel solaio tra il piano terra e il primo». Ma «nulla a che vedere con quanto accaduto ora - spiega il sindaco - La struttura è della fine degli anni '80 ma recentemente è stata sottoposta a controlli, quell'ordinanza era dovuta solo alla rottura di un tubo del riscaldamento. I lavori sulle infiltrazioni e sulla copertura del tetto riguardano solo l'elementare, ora attendiamo i rilievi fonometrici dei vigili del fuoco ed eventuali prescrizioni». La materna resterà chiusa in via precauzionale, qualora dovessero rendersi necessari i lavori fino al 21 dicembre, mentre l'elementare proseguirà le lezioni regolarmente. C'è però preoccupazione tra i genitori, del resto lo stesso dirigente scolastico, Carlo Magnelli, raggiunto telefonicamente anche dal ministro Profumo, ammette che «vorrei più attenzione alla manutenzione ordinaria vera». Delle infiltrazioni parlano anche le mamme: «Il mese scorso hanno chiuso la scuola - racconta Manola De Filippis - Quando piove l'acqua arriva anche dentro». Aggiunge Monica Calò: «Non sono tranquilla a lasciare qui mia figlia, non so se domani (oggi, ndr) la porterò». Per mamma Loredana «si tratta di un danno limitato, ma vorremmo rassicurazioni scritte sul collaudo e sui controlli».

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