L'occupazione prosegue a oltranza
Davantiall'ingresso, un gazebo in cui si sono dati appuntamento a ruota per l'intera giornata di ieri primari, infermieri, personale di servizio, terapisti, pazienti e cittadini, e due striscioni che recitano «Cto occupato» e «Per colpa di Monti e Bondi diventeremo tutti vagabondi». Cibi, vivande e parole di conforto sotto il gelo Capitale. Una mobilitazione ininterrotta di sostegno al centro ortopedico. «Il nostro obiettivo è fermare il massacro dei tagli e la situazione di precarietà che va avanti da troppo, auspicando una vera stagione di risanamento per il Cto, non solo come polo orto-traumatologico di Roma, ma come una delle più prestigiose strutture sanitarie di settore dell'Italia centrale, visto che di Cto in tutto il Paese ne esistono ben 12», commenta Fabio Rodia, responsabile di Ortopedia II. «Èun forte segnale di opposizione all'operazione di smantellamento della sanità pubblica, con la chiusura di sei ospedali romani compreso lo stesso Cto», sottolinea il presidente del Municipio XI, Andrea Catarci. Il senatore Pdl Stefano De Lillo annuncia: «Ho chiesto insieme ad altri colleghi della commissione Sanità che il presidente Tomassini convochi urgentemente in audizione al Senato il commissario. È importante che Bondi riferisca immediatamente su un piano di riordino che comporta la chiusura di eccellenze e gravi problemi occupazionali per un comparto già in crisi». Valentina Conti