L'ex ad Ama Panzironi rinviato a giudizio
Alcentro della vicenda l'assunzione irregolare secondo l'accusa, di 841 dipendenti. Il processo si farà il 27 marzo prossimo davanti alla VII sezione penale. Insieme con Panzironi sono stati rinviati a giudizio l'ex direttore dell'ufficio legale Gianfrancesco Regard, l'ex responsabile della direzione del personale Ama Luciano Cedrone, l'ex direttore dell'ufficio acquisti Lorenzo Allegrucci, i consulenti esterni Giovanni D'Onofrio e Bruno Frigerio, i dirigenti dell'Ama Ivano Spadoni nonché Sergio Bruno, il presidente del Consorzio Elis (Consel) al quale era stato affidato il compito di selezionare il personale da assumere. Secondo l'accusa le assunzioni, oltre 841, avvennero tra il 2008 e il 2009. Nell'organico dell'Ama, sempre secondo l'accusa erano finite persone che non avevano i requisiti richiesti per essere assunti. Il rinvio a giudizio di Panzironi ha riacceso il dibattito poltico con la richiesta a gran voce da parte delle opposizioni delle dimissioni dell'ex Ad di Ama dalla Multiservizi, società controllata dalla prima. «Il rinvio a giudizio del fedelissimo del sindaco, Franco Panzironi, per le assunzioni legate a Parentopoli, è il simbolo di ciò che è stato il Campidoglio sotto la gestione di Gianni Alemanno - dice il segretario romano del Pd, Marco Miccoli - scandali a ripetizione mentre la città sprofonda sempre di più. Per fortuna che Alemanno tra qualche mese non sarà più sindaco, cacciato dal voto dei cittadini». Per il capogruppo capitolino Pd, e candidato alle primarie comunali, Umberto Marroni: «Ormai le dimissioni di Franco Panzironi da amministratore delegato di Multiservizi non sono più rinviabili». E ancora, il presidente dell'Udc capitolino, Alessandro Onorato: «I rinviati a giudizio per parentopoli non possono avere nulla a che fare con Ama e con le altre municipalizzate. Il sindaco Alemamno e la sua giunta diano un segnale chiaro: non si può andare avanti a colpi di scandali, malversazioni e malagestione». Lapidario il senatore e segretario di Diritti e Libertà, Stefano Pedica: «Si è chiuso il cerchio. La cricca di Alemanno è stata stanata». A parlare, del Pdl il consigliere capitolino, UgoCassone: «Sulla vicenda giudiziaria che riguarda l'ex ad di Ama Panzironi, confido nel lavoro della magistratura che sono convinto farà chiarezza su quanto avvenuto. Allo stesso tempo ritengo del tutto inopportune le strumentalizzazioni e le polemiche di certi esponenti di centrosinistra».