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Il Tar sospende il pedaggio per gli Ncc

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Igiudici hanno riconosciuto che «i provvedimenti impugnati, nella parte relativa all'imposizione del pedaggio, sono espressamente fondati sull'esigenza di contenere la congestione del traffico e l'inquinamento delle zone a traffico limitato». Riservando a un momento successivo «la valutazione delle questioni di legittimità costituzionale e comunitaria» della normativa contestata, il Tar ha fissato per la trattazione dei ricorsi nel merito l'udienza del 6 marzo. A darne notizia il sindacato popolare Tpl Noleggio Anc Trasporti: «La Ztl è ora accessibile a tutti gli Ncc liberi imprenditori - si legge in una nota del sindacato - i quali aspetteranno per confrontarsi con un sindaco nuovo, più serio e professionale di Alemanno». Ad entrare nel dettaglio il presidente Anitrav, Mauro Ferri: «La seconda sezione del Tar Lazio ha annulato l'efficacia della delibera 282/12 della Giunta capitolina nella parte relativa alla fissazione del pedaggio di tremila euro per l'accesso alle Ztl da parte di noleggiatori con autorizzazione rilasciate da altri comuni di Italia, sulla base di un principio che tutela l'esercizio della normale attività imprenditoriale. Mi auguro che dopo la quarta sconfitta sul terreno giuridico il sindaco Alemanno si decida ad interpellarci per cercare di dare una fine alla vertenza taxi/ncc da lui stesso alimentata a discapito dei romani che vedono il buco di bilancio aumentare anche per i costi che l'amministrazione sostiene per tutelare in giudizio principi indifendibili». Soddisfatto il coordinatore regionale Ncc di Cna, Roberto Priolo: «Accogliamo con favore la notizia della sospensiva del Tar sulla delibera del Campidoglio, che discrimina gli operatori con autorizzazione di comuni diversi da Roma. Il provvedimento del Campidoglio mette in grande difficoltà un settore già piegato dalla crisi e in prevalenza rappresentato da operatori che, pur avendo autorizzazioni ottenute da altri comuni, sono in prevalenza romani: dei circa settemila Ncc che entrano ogni anno a Roma, almeno mille sono iscritti alla Cciaa di Roma. E questo perché il Campidoglio, da anni, non ha provveduto a rilasciare nuove licenze. Non vediamo nessuna logica nel chiedere agli operatori dai 1500 ai 3000 euro a veicolo solo per superare i varchi Ztl. La decisione del Tar è un'ulteriore bocciatura di provvedimenti in materia fatti dall'attuale amministrazione».

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