Primarie del centrosinistra
rinviate per le regionali In campo per il Pd anche l'ex ministro Gentiloni
Daoggi sono candidato» e lancia il nuovo sito www.gentilonixroma.it, l'altro candidato, il capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni, spiega il suo programma sulla mobilità. Sullo sfondo gli altri candidati, dall'eurodeputato David Sassoli all'assessore provinciale Patrizia Prestipino, al deputato Mario Adinolfi, tanto per rimanere in casa Pd. Fioriscono insomma le proposte per la sfida alla candidatura a sindaco di Roma. Nonostante la data del 20 gennaio potrebbe essere posticipata. Lo deciderà probabilmente oggi il comitato per le primarie. In effetti se venisse confermato il voto per la Regione il 3 e il 4 febbraio (o al massimo il 10 e l'11) i militanti e i simpatizzanti del centrosinistra si ritroverebbero ad andare a votare praticamente tre volte in tre mesi. Non solo. La campagna elettorale per le regionali sarebbe al culmine e tra i manifesti dei candidati alla Pisana e quelli per le primarie del Campidoglio, il rischio confusione sarebbe altissimo. Slittato poi, probabilmente, l'election day e con la possibilità di votare per le politiche e le comunali i primi di aprile, di tempo per fare le primarie ce n'è. Per questo verranno anche prorogati i temini per la raccolta delle firme, come richiesto anche da Sel. Da valutare poi l'ipotesi di indire le primarie per il sindaco di Roma anche nei comuni che rientreranno nell'ancora confusa Città Metropolitana. Centinaia di migliaia di cittadini che non saranno più raprpesentati dalla Provincia, abolita, ma dal sindaco di Roma. Anche di questo, forse, si discuterà oggi. Il punto tuttavia sembra essere un altro. Il proliferare di candidature, anche di peso, sembrano non solo vetrine sulle quali giocarsi carte diverse, ma finiscono più per spaccare che unire il partito. Un partito che dovrebbe oggi aver ritrovato quella forze e quell'entusiasmo teso a una candidatura unitaria. In altre parole, il nome di Enrico Gasbarra, dato per certo da settimane, potrebbe allontanarsi dalla conferma. Conferma sulla quale una parte del Pd contava di avere già in settimana. Anche perché la candidatura di Zingaretti alla guida della Regione non potrà prescindere da quella per il Campidoglio. E relative alleanze. La posta in gioco insomma, è molto più alta di quanto appaia.