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L'invasione dei giovani di Taizè

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Glialtri saranno ortodossi, copti, anglicani. È il pellegrinaggio ecumenico organizzato dalla Comunità di Taizè che vedrà il suo momento più significativo nell'incontro con Benedetto XVI, alle 18 del 29 dicembre. «Taizè Roma», il «pellegrinaggio di fiducia sulla terra» promosso da 35 anni dalla Comunità francese nelle città di tutta Europa, è stato illustrato ieri nella sede del Vicariato di Roma alla presenza del cardinale vicario Agostino Vallini, del sindaco Alemanno, di frere Marek e frere David della Comunità di Taizè e dell'assessore capitolino alla famiglia De Palo. «Un'iniziativa di grande importanza - l'ha definita il cardinale Vallini - in un momento storico in cui un po' tutti sono preoccupati e perplessi sull'avvenire: il fatto che siano i giovani ad essere protagonisti di questo messaggio di fiducia è altamente significativo, perché il rischio grave è che i giovani perdano la fiducia nel futuro, e io stesso non perdo occasione per parlare con i rappresentanti delle istituzioni e del Governo perché l'attenzione ai giovani abbia un privilegio sulle altre in un momento così delicato». L'incontro di Roma permetterà ai giovani di fare un pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli e alle catacombe, di pregare nelle basiliche romane ed incontrare il Papa. La Comunità, spiegano i promotori, «non vuole organizzare un movimento di giovani attorno a se stessa, cercando invece di accompagnare i ragazzi nell'approfondimento della fede e di stimolarli ad impegnarsi nella Chiesa, in particolare nelle proprie parrocchie». Questo pellegrinaggio si è già tenuto a Roma nel 1980, 1982 e 1987. E i romani saranno direttamente coinvolti. Tutte le parrocchie si sono attivate per trovare famiglie disposte ad accogliere i pellegrini: «2 mq per terra = 1 giovane ospite in casa» è lo slogan con cui si chiede ai romani di aprire le loro case a due o più giovani dotati di materassino e sacco a pelo, che potranno dormire anche per terra e avranno bisogno solo di servizi e prima colazione. «La vera notizia non è quello che l'amministrazione offrirà ai pellegrini, in termini di agevolazioni sui trasporti o di misure logistiche - ha sottolineato Alemanno - ma il fatto che tanti giovani, in città per pregare e incontrare il Papa, vengano accolti dalle nostre famiglie».

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