Flash mob a San Pietro vestiti di bianco
Delgruppo Idi Sanità fanno capo le tre strutture ospedaliere Idi Istituto Dermopatico dell'Immacolata di Roma, ospedale San Carlo di Roma e Villa Paola di Capranica (Viterbo), appartenenti alla Congregazione religiosa dei Figli dell'Immacolata Concezione. Il loro ospedale, l'Idi (Istituto Dermopatico dell'Immacolata), rischia il crac, alcuni maggiorenti sono indagati e le proteste dei 1800 dipendenti del gruppo che da quattro mesi non ricevono gli stipendi rischiano di investire il Vaticano. Tracimando in piazza San Pietro. Domenica scorsa, all'Angelus, alcuni rappresentanti dei lavoratori hanno portato nel colonnato berniniano striscioni per chiedere un aiuto al Papa. E per sabato prossimo progettano una "mobilitazione flash" sempre in piazza San Pietro, sempre quando Benedetto XVI si affaccia dalla finestra del suo studio per l'Angelus. Il corteo silenzioso dei dipendenti - spiegano in una nota - si muoverà dall'Idi - via dei Monti di Creta, Roma - a partire dalle 9 circa e raggiungerà piazza San Pietro in Roma alle ore 11, per poi assistere alla celebrazione dell'Angelus da parte del Pontefice. Nella mobilitazione flash i partecipanti indosseranno abbigliamento di colore bianco. «Da sottolineare il fatto che questa mobilitazione - spiegano - cade esattamente nel giorno in cui i religiosi appartenenti alla Congregazione celebrano la propria festività rinnovando i voti all'Immacolata Concezione. È in corso una vertenza sindacale dovuta al mancato pagamento degli stipendi dal mese di luglio ai 1800 lavoratori del gruppo Idi Sanità. Il motivo del mancato pagamento risiede nel fatto che i religiosi avrebbero procurato un dissesto finanziario (circa 800 milioni di Euro) sul quale la procura di Roma e la Direzione distrettuale antimafia hanno aperto un'inchiesta con l'ipotesi di «associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita e all'evasione tributaria». Tale inchiesta - concludono - vede inquisite otto persone, tra cui tre religiosi». La Santa Sede segue da tempo, in silenzio, la crisi dell'Idi. Se diversi dicasteri sono interessati (dalla congregazione per i religiosi da cui dipendono i "concezionisti" al pontificio consiglio della pastorale sanitaria), anche la segreteria di Stato è all'erta. Ma, sinora, senza intervenire. Intanto la Diocesi di Roma, tramite monsignor Manto, esprime preoccupazione e «apprensione per la crisi della sanità nel regione Lazio».