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La Polverini si lascia tentare dal bis

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Dobbiamodare l'idea che c'è la voglia di andati, uniti in un momento difficile per le istituzioni. Noi ce la faremo ancora. È nostro dovere sostenere i territori». Così la governatrice Renata Polverini durante il suo intevento alla Festa dei Molisani a Roma. Un'altra frase sibillina, il giorno dopo la risposta laconica alla domanda se intendesse ricandidarsi alla guida della Regione: «Vedremo». Strizza l'occhi all'idea, il capogruppo Pdl alla Camera dei Deputati, Fabrizio Cicchitto, presente anche lui alla manifestazione. «È un'ipotesi che dovremo esaminare, insieme ad altre candidature che abbiamo. È una riflessione che deve essere aperta dentro al Pdl. Abbiamo una situazione di difficoltà una gamma di ipotesi». Sbatte la porta invece, Donato Robilotta, già consigliere regionale, coordinatore dei Socialisti Riformisti nel Pdl. «Se il Pdl decidesse di candidare di nuovo alla guida della Regione la Presidente uscente noi non sosterremmo questa scelta e prenderemmo le nostre opportune decisioni. I latini ci hanno insegnato che: errare humanun est, perseverare autem diabolicum». Per il capogruppo Pd alla Pisana, Esterino Montino: «Siamo di fronte a una faccia tosta da guinness». Mentre fa tornare con i piedi per terra il leader de La Destra Francesco Storace, che domenica prossima darà il via alla campagna elettorale: «Chi cincischia vuole perdere. Dal momento in cui la Polverini ha firmato il decreto di indizione delle elezioni per il 10-11 febbraio, è iniziata una guerra lampo che durerà nove settimane in cui si decide per i prossimi cinque anni. Attardarsi più di una settimana nella scelta del candidato sarebbe intelligenza col nemico, diserzione, viltà. Noi, domenica prossima, diamo il via alla campagna elettorale de La Destra. La vogliamo di coalizione. Se la coalizione non c'è, la facciamo col popolo».

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