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Non lo rifarebbe più.

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AmeliaMorena, 55 anni, impiegata in Ericson, è entrata in una coop per una casa in zona Romanina dopo una separazione. Lei è una delle tante che si sono viste lievitare il prezzo per presunte migliorie. E non le hanno starato il contributo regionale dal prezzo massimo di cessione. Quando si è opposta al pagamento di soldi non dovuti solo di arbitrato ha speso 12 mila euro. L'ha vinto. Ma loro hanno impugnato l'arbitrato. E non sa «come andrà a finire». Il costo da contratto della sua casa era di «186.014,52 - racconta Amelia - con le migliorie aumenta a 192.245,95. Più l'iva, 7.689, arriviamo a 199.935,79 circa 80 mila euro in più. Il prezzo massimo di cessione per il mio appartamento era 143.111,21. A questo prezzo andava detratto il contributo regionale, sui 20 mila euro, perciò la casa, meno l'importo del contributo mi sarebbe dovuta costare, 122.457,77». Gliene hanno chiesti «77 mila in più» giustificati come «migliorie». E le hanno «chiesto 10 anni di assicurazione del palazzo anticipati». Lei non vive più. «Non farei più lo sbaglio di entrare in questo c...o di cooperativa, mi hanno tolto la salute e il sonno. Sto prendendo i tranquillanti». Perché? «Ho preso un mutuo di 120 mila euro, per 20 anni. Quando abbiamo scoperto le richieste di denaro in più ci siamo mossi. Ho pagato fino a 108 mila euro. Poi mi hanno cacciato. Volevano che firmassi un contratto non conforme alla legge 493. Pretendevano di vendere casa. E non c'era scritto il prezzo massimo di cessione. Si sono rifiutati. Io non l'ho firmato. Mi hanno estromesso dalla compagine sociale. Ho ricorso in arbitrato, ho vinto. Hanno ingiunto alla coop che doveva pagare le spese. L'hanno impugnato. Devo aspettare il 2014 e non so che fine farò».G. M. Col.

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