«Vigili di quartiere per la movida»
Ilsindacato dei vigili urbani critica i «provvedimenti tampone» del Campidoglio per contrastare gli eccessi della movida notturna. Perché «dimostrano tutta la loro inefficacia contro l'invasione sistematica di migliaia di giovani adusi allo sballo e al consumo dell'alcol e delle droghe accompagnati al suono di scatenati ritmi musicali che provoca paure di ogni genere tra la gente residente». E «a nulla sono valse le ordinanze del sindaco, per mancanza di agenti municipali che avrebbero dovuto applicarle». «A nulla sono servite le centinaia di telecamere sparse negli angoli delle strade; a nulla è servito l'impiego delle Polizie di Stato e dei Vigilantes (Patti per Roma sicura). Adesso si sono aggiunte le T.B.O. (telecamere bioniche olfattive) installate in Piazza Trilussa forse per immortalare il via vai di "ratti" che si spostano da un tombino all'altro, o captare gli odori della cucina romana sparsi nell'aria che insieme ad altri odori prodotti dai cumuli di immondizia mescolati all'odore forte del ferodo e del monossido di carbonio prodotto dalle auto e moto in cerca di posteggio, tutti insieme producono una miscela che somiglia moltissimo all'odore acre della droga e a quello pungente dell'alcol», proseguono ironicamente i sindacalisti. Per l'Ospol, infatti, le telecamere olfattive rappresentano «l'ennesima bufala che il Campidoglio regala ai residenti con l'alibi del contrasto alla violenza notturna». Il sindacato della Municipale propone come deterente, invece, «la vecchia e sempre valida figura del "vigile di quartiere", conoscitore del territorio e punto di riferimento dei cittadini per ogni esigenza di sicurezza legata al territorio dove vivono e lavorano».