PONTEDINONA Voleva soldi per la droga Minacce all'ex e ai genitori 1 Per farsi dare del denaro per comprare la droga, ha minacciato con un lungo coltello l'ex compagna davanti alla figlia minorenne, e la madre di lei.
Inseguito a diverse segnalazioni al 113, gli agenti del commissariato Casilino, diretto da Antonio Roberti, hanno raggiunto uno stabile in via Antonio Capetti. L'uomo, in forte stato di agitazione, stava litigando con una donna seduta in un'auto in compagnia della figlia minore. Poco prima si era presentato con la donna sotto l'abitazione dei genitori di lei, costretti a lanciargli 50 euro dal balcone. Pochi, per lui, che ha impugnato un coltello minacciando la donna in auto con la speranza che i suoi genitori lasciassero cadere altri soldi dal balcone. PONTE SISTO Marijuana e movida In manette due pusher 2Due spacciatori, un romeno di 25 anni e un ragazzo di origini brasiliane di 27, entrambi conosciuti alle forze dell'ordine, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione Trastevere che li ha sorpresi a vendere marijuana a una 26enne nei pressi di Ponte Sisto. Alla vista dei militari i due hanno tentato la fuga. Nelle tasche i militari hanno trovato dosi di «erba» pronte per essere smerciate e denaro contante, ritenuto provento dell'attività di spaccio. Gli spacciatori saranno sottoposti al rito direttissimo, mentre per la cliente è scattata la segnalazione all'Ufficio Territoriale del Governo. Dall'inizio del mese nei pressi di piazza Trilussa, una delle mete della movida capitolina, sono state arrestate 9 persone. PONTE LUNGO Gay aggredito da due uomini 3Un'altra aggressione a un giovane omosessuale denunciata dall'associazione DìGay Project. «Ieri alle 17.30 in via Ivrea (in zona Ponte Lungo) un giovane gay romano è stato aggredito da due uomini - scrive l'associazione - Prima lo hanno insultato con frasi omofobe. Poi, mentre il primo lo teneva fermo bloccandogli le braccia, l'altro lo prendeva a pugni sul naso, provocandogli, con l'anello che indossava al dito, alcune escoriazioni sotto un occhio». Il giovane ha deciso di denunciare il fatto alla polizia. «Siamo di fronte all'ennesima aggressione omofoba - afferma il presidente di DìGay Project, Imma Battaglia - che va ad aggiungersi a quelle di questi giorni. Roma è ormai teatro di troppe violenze sempre più frequenti. È venuto il momento di dare priorità alla questione sicurezza in tutte le sedi: a cominciare dall'amministrazione della città, che deve rafforzare la vigilanza e i controlli, fino al Parlamento, affinchè approvi finalmente una legge contro l'omofobia».