Da lunedì riparte il toto discarica
Aquesto punto riparte il toto-discarica. Scartato Pian dell'Olmo si cerca un altro sito che risulti idoneo ad ospitare i rifiuti di Roma dal prossimo anno. Un'impresa non facile visto che se ne discute seriamente da almeno un anno. Il prefetto Pecoraro a maggio si è dovuto dimettere da commissario proprio per l'impossibilità di trovare una soluzione che andasse bene a tutti e superasse i veti incrociati. Adesso la patata bollente è passata nelle mani del nuovo commissario, il prefetto Goffredo Sottile. Dalla prossima settimana comincerà una nuova girandola di incontri. La governatrice Polverini è pronta: «Da lunedì riprenderemo incontri con il prefetto Sottile per capire quale evoluzione immagina e che contributo possiamo dare. La novità importante che oggi c'è rispetto a qualche giorno fa, riguarda il fatto che la procedura di infrazione europea per quel che riguarda il piano dei rifiuti del Lazio, grazie alla nostra azione, si è conclusa». Il fatto che sia archiviata l'infrazione, non toglie il fatto che non ci sia più tempo per Malagrotta che da gennaio, sicuramente, sarà satura. È quanto mai urgente, quindi, trovare una soluzione, dal momento che, una volta individuato il sito, saranno necessari alcuni mesi per preparare l'invaso. Polverini non accetta che si parli di toto-discarica: «Io non l'ho mai praticato. Aspettiamo di sentire quello che dirà il prefetto, anche perchè per quanto riguarda Malagrotta la competenza è sua. Speriamo tra il nostro lavoro, quello del prefetto e quello del Comune di Roma, per quanto riguarda Malagrotta - conclude Polverini -, di poter dare una risposta integrata». La Regione, infatti, una sua scelta l'aveva fatta: i sette siti considerati idonei. Pecoraro ne aveva scelti due: Quadro Alto a Riano e Corcolle nell'VIII Municipio. Entrambi bocciati dal ministero dell'Ambiente. Il primo perché non idoneo dal punto di vista idrogeologico, il secondo perché a due passi da Villa Adriana. Una volta scartate queste ipotesi, era saltata fuori l'opzione di Monte Carnevale, «favorita» del ministro Clini ma scartata per il veto del ministero della Difesa, di Alemanno e di Polverini. L'ultima idea, quella di Pian dell'Olmo, caldeggiata da Sottile, è stata scartata per l'ennesima opposizione degli enti locali, eccezion fatta per il Campidoglio. La proposta della Provincia, di scegliere una delle 12 cave dismesse a Roma, non apparare praticabile perché troppo piccole, interrate e vicine alle case. Resta la possibilità di portare i rifiuti all'estero. Se ne discuterà, anche se una discarica è inevitabile che vada trovata.D. M.