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Il figlio della vittima: "nessun perdono"

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«Ora mi auguro solo che la giustizia faccia il suo corso». Cioè che i tre indagati non subiscano una pena lieve ma giusta. Alessandro Cuomo, 36 anni, è apparentemente tranquillo. Però esprime una fermezza che non fa una piega. «Hanno ucciso mio padre - dice - con un colpo in fronte. Hanno paralizzato mio zio. Nel suo corpo la pallottola ha carambolato: è entrata dalla spalla, ha perforato il polmone e ha lesionato la spina dorsale. Ora è sulla sedia a rotelle, a casa con sua moglie che lo accudisce. Come ha reagito quando ha saputo dell'arresto? «Era contento ma anche commosso. Piangiamo un nostro caro che è morto, non c'è più. Mio padre e mio zio erano persone attive. Erano costruttori di case, negli anni '70 hanno costruito Cerenova, coltivavano la terra. Il distributore di benzina era di mio nonno, per non farselo levare lo avevano tenuto loro». Poi Alessandro parla della cricca. «Raschielli era un nostro cliente, lo abbiamo pure aiutato. Gli abbiamo fatto credito: doveva darci 5 mila euro di benzina per i pieni che veniva a fare coi suoi due camion della ditta di zincatura. È proprio vero: il nemico ti abita dietro casa. Quel giorno mio padre stava contando i soldi, erano 10 mila euro. I rapinatori si sono trovati a me davanti e sono andati da mio zio. Lui ha reagito, gli hanno sparato, mio padre lo ha soccorso e lo hanno colpito alla testa. Si aspettavano che consegnassero i soldi. Mentre scappava faceva fuoco. L'amico gli diceva:"Spara, spara". È gente pericolosa. Meglio che stiano dentro. Raschielli è peggio degli altri. Dopo la rapina i complici si sono nascosti da lui». Perdono? «No, non può esserci. Ma come ha potuto, anche lui ha dei figli piccoli. Si è sposato due volte. Fiorani era parente: la figlia del fratello Ivo si era sposata con Raschielli. Poi si sono lasciati e lui si è messo insieme a una di Ladispoli. Ha avuto un figlio dalla prima donna e due dalla seconda». Alessandro Cuomo vuole anche ringraziare: «Sono stati fantastici i carabinieri, di Campo di Mare, Cerveteri e Ostia. Hanno fatto un ottimo lavoro».

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