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Il 50% dei giovani abita a 30 minuti a piedi dai genitori

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Èquesta la fotografia scattata dal Censis e presentata ieri dal presidente Giuseppe De Rita all'Auditorium Antonianum nel corso degli Stati generali del sociale e della famiglia. Secondo il rapporto dell'istituto di ricerca «Il valore del sociale a Roma», l'unico rimedio per la Capitale per uscire dalla crisi che colpisce il welfare è «fare comunità». E Roma è già una città che punta sulle relazioni familiari e sull'integrazione. Nella Capitale vivono 350mila stranieri, mentre 145mila sono i residenti maggiorenni nati in altri comuni del Lazio. Più del 50% dei romani con più di 18 anni abita con i genitori o vive a un massimo di mezz'ora a piedi da loro. Nella scelta della casa conta molto la vicinanza con la famiglia e gli amici. È rilevante anche l'associazionismo: quasi 470mila persone dichiarano di dedicarsi ad attività di volontariato. Sono 45mila le famiglie con badanti e 20mila quelle che si rivolgono a una baby sitter, con costi che nel complesso si aggirano sugli 800 milioni di euro l'anno. Riguardo alle prestazioni di tutela, nell'arco di dodici mesi, sono 853mila le famiglie che sostengono spese sanitarie private, 424mila le polizze assicurative. Il rapporto del Censis fotografa anche i disagi della città. È alto il numero delle persone sole: si è arrivati a 596mila nel 2010, contro le 292mila del 2001. Pari al 44% i nuclei familiari composti da una sola persona, che si trovano non solo nella periferia (Municipio VIII), ma anche nel centro della città (Municipio I). Ci sono 106mila famiglie a basso reddito, 107mila non autosufficienti e 80mila disabili. Riguardo ai giovani, 74mila non studiano, né lavorano. Oltre 130mila vorrebbero andare a vivere da soli, ma non ci riescono a causa dei costi elevati delle case. Sono, invece, quasi 30mila gli ultracinquantenni in cerca di un lavoro, contro 63mila i disoccupati di lungo periodo. Ma come sarà la Roma del futuro? Nel 2020 la Capitale sarà più aperta al mondo, dinamica e solidale. Nel 2025 abiteranno a Roma 158mila cittadini in più, superando i 2,9 milioni di residenti. A crescere maggiormente saranno il litorale (Municipio XIII) e la periferia (Municipio VIII). Questo sviluppo demografico richiederà maggiori bisogni: ci vorranno 53mila posti di lavoro in più nel 2020 per mantenere l'attuale livello di occupazione, 203mila per raggiungere lo standard europeo. La creazione di lavoro, insieme alla famiglia, sarà un mezzo di grande coesione comunitaria. Giu.Bia.

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