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Sciopero, disagi e danni La protesta diventa caos

Venerdì nero. Caos e disagi in Centro

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È un altro venerdì nero per Roma che ha sopportato contemporaneamente uno sciopero del trasporto pubblico locale, un corteo dei sindacati di base con circa 20 mila manifestanti e il summit governativo tra Italia, Francia, Germania e Spagna. «Bloccati i trasporti urbani», dicono i sindacati. Roma ha registrato il 75% di astensione in Atac e il 50% in Cotral. La metro A ferma e la B della Capitale fortemente rallentata. Asili nido chiusi al 80% e ripercussioni anche in altri servizi pubblici. Traffico in tilt, nonostante l'apertura della zona a traffico limitato, taxi introvabili, ingorghi in centro e circolazione sostenuta in periferia. I problemi sono iniziati di buon mattino anche a causa di due incidenti, uno dei quali mortale, su via Cassia, e un altro in via dei Monti Tiburtini. L'agitazione dei sindacati di base e autonomi dei trasporti ha fermato la linea A della metropolitana dalle 9 (alle 8.30 è partita l'ultima corsa) e ridotto il servizio della B. Ancora un problema, ma di tipo diverso, per la neonata B1, inaugurata dieci giorni. Lo sciopero ha portato alla riduzione di corse o sospensione di linee per bus e tram, così come per le ferrovie urbane Termini-Giardinetti, Roma-Lido e Roma-Viterbo. Difficile trovare un taxi libero, mentre la sospensione della Zona a traffico limitato (Ztl) ha aumentato a dismisura il numero di automobili in centro e a Trastevere, con la lotta per un parcheggio. Nella Capitale il corteo è stato aperto dai vigili del fuoco, in sciopero anche contro i pesantissimi tagli al Corpo nazionale e al soccorso alla popolazione.Tanti i dipendenti pubblici, fra cui una delegazione dei lavoratori Isfol al quindicesimo giorno di occupazione dell'Istituto a rischio smantellamento. Come pure tanti del settore privato, come i dipendenti aeroportuali e della grande distribuzione, i rappresentanti dei movimenti sociali e per il diritto all'abitare. «Fornero m'hai provocato e io me te magno». Sono scesi in piazza contro il ministro Fornero indossando una t-shirt rossa con questa scritta e ricordando la storica battuta di Alberto Sordi un gruppo di manifestanti. «Siamo qui per dire no ai tagli e alla decimazione dei lavoratori pubblici prevista dal decreto sviluppo - ha spiegato uno di loro - Noi del ministero saremo i primi e così non si fa altro che togliere risorse al settore pubblico». Il corteo che si è concluso in piazza Ss Apostoli, dove è stato allestito un presidio con le tende. Non sono mancate svene violente. Danneggati banche e un albergo. Alcune vetrine della sede Unipol in via Cavour sono state danneggiate da un gruppetto di manifestanti, che hanno anche lanciato uova contro la filiale. A piazza Santi Apostoli alcuni manifestanti hanno «murato» uno sportello bancomat della Deutsche Bank con diversi mattoni di in pietra bianca e lanciato di uova. Sono state anche danneggiate alcune vetrate esterne all'entrata dell'Hotel Palatino. Alle 17 è iniziata la fascia di garanzia prevista in caso di sciopero di 24 ore. Il servizio di trasporto pubblico è stato garantito sino alle 20.

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